Il migrante dove lo metto?

Ricordate la canzonetta che faceva riferimento al “vecchietto” che non si sapeva dove sbolognarlo al fine di lasciare liberi i parenti? Qui la storia sembra la stessa. Musumeci si lamenta, Martello, il sindaco, si lamenta e tutti e due vanno da Conte. Lui non batte ciglio: promette di svuotare gli hotspot siciliani(???) in pochissimo tempo. La soluzione sembrava positiva: le navi di quarantena e i migranti sarebbero stati distribuiti in altre regioni visto che le altre nazioni a noi manco ci considerano. Ma non è così perchè dopo una serie di rimpalli la nave dei migranti dove va a finire? A Pozzallo!!! Almeno così sembra dal tono della dichiarazione del presidente di Sicindustria Ragusa Leonardo Licitra. Insomma è la solita storia . Conte è un piccolo uomo politico che dice sempre si a tutto pur di non fare arrabbiare nessuno e restare per una o due legislature ( ormai la cosa gli sta piacendo) o anche tre se nessuno richiede il posto. Ma credo che sia ora di finirla!!

Ecco la nota di Licitra.

Apprendiamo da notizie di stampa che una delle navi quarantena, la Snav Adriatico, sarebbe destinata al porto ragusano di Pozzallo. Una notizia che suscita forte preoccupazione nelle nostre imprese associate perché, se così fosse, la banchina a disposizione per le operazioni di scarico delle navi mercantili verrebbe a ridursi drasticamente, compromettendo il regolare svolgimento delle operazioni di logistica portuale”. A lanciare l’allarme è il presidente di Sicindustria Ragusa, Leonardo Licitra, che spiega: “Vorremmo segnalare il danno economico per gli operatori determinato dal fatto che, ospitando una nave di così grandi dimensioni, sarebbe possibile ormeggiare per il carico e scarico solo una nave alla volta e gli armatori, pur di non sobbarcarsi i costi dei tempi di attesa in rada, si dirigerebbero verso porti limitrofi, con conseguente aggravio di costi per i destinatari delle merci e perdita di clienti per le imprese portuali”.

La quotidiana attività commerciale non è, però, l’unico problema. “Occorre fare – continua Licitra – anche una ulteriore valutazione: presso il porto di Pozzallo è presente il presidio sanitario denominato Ped (Punto di entrata designato) che opera sotto il controllo del ministero della Sanità per l’esecuzione dei controlli sanitari sulle merci destinate al consumo umano e animale. La presenza di questo presidio garantisce grande operatività e soprattutto fornisce un porto di sbarco per le merci, unico in tutto il Meridione. I prodotti sottoposti al regime sanitario – circa il 40% della logistica portuale – arrivano al porto di Pozzallo e da lì partono per numerose destinazioni. È evidente quindi il grave danno che la limitata disponibilità di spazi operativi in banchina arrecherebbe, con la perdita di traffico internazionale e i notevoli disagi per le imprese che utilizzano l’infrastruttura per le merci in arrivo e in partenz

di Direttore09 Set 2020 11:09
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