Confcommercio : un modello fatto di interventi,defiscalizzazione e decontribuzione
“Una vigorosa iniezione di liquidità per alcuni casi, l’integrazione con un
prolungamento della cassa integrazione per altri, senza dimenticare interventi di
supporto almeno parzialmente a fondo perduto”. E’ la ricetta che, secondo
Confcommercio provinciale Ragusa, seguendo le indicazioni degli osservatori
economici, bisognerà adottare anche per l’area iblea. “Sarà necessario creare un
modello – afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca
Manenti – che ci consentirà di superare l’attuale emergenza sanitaria senza trascurare
interventi straordinari, con una defiscalizzazione e decontribuzione della retribuzione
dei lavoratori riassorbiti dalla cassa integrazione e, soprattutto, con un programma di
sovvenzioni per la ripartenza dei settori legati al turismo e agli eventi”.
Insomma, secondo Manenti non si può fare di tutta l’erba un fascio perché ogni
categoria ha subito gli effetti della pandemia in maniera differente dalle altre. Altra
questione ha a che vedere con la tempistica. “Intanto, però – prosegue – prendiamo
atto dei primi provvedimenti che lasciano ben sperare dopo che l’;assemblea regionale
siciliana ha approvato la norma in finanziaria che dispone l’esenzione o la riduzione
dei tributi locali per tutto il comparto turistico, una buona notizia che mette nella
condizione i comuni di venire incontro alle esigenze degli operatori del settore nel
contesto di un comparto gravemente danneggiato dall’attuale pandemia da
coronavirus. Facciamo, dunque, appello, come Confcommercio, ai sindaci affinché
dispongano immediatamente l’;esenzione dei tributi locali per albergatori, bar,
ristoratori e per tutte le attività turistiche. Inoltre, in queste ultime ore, sempre all’Ars,
è stato detto sì a un emendamento per la creazione di un fondo perduto
dell’ammontare di trenta milioni di euro da destinare agli affitti e alle utenze delle
attività commerciali”.
“Sarà fondamentale, comunque – aggiunge ancora il presidente provinciale
Confcommercio – verificare e concordare l’indirizzo della massa di liquidità che
inevitabilmente dovrà essere immessa sul mercato. Le scelte, secondo noi, dovranno
essere precise soprattutto per evitare i soliti interventi a pioggia che danno l’illusione
di una crescita ma che, nel medio periodo, non producono alcun tipo di sviluppo.
Ribadisco che i livelli di sofferenza delle imprese sono differenti e per questo motivo
occorre calibrare gli interventi in maniera diversificata: ci sono aziende che hanno
potuto operare seppure adottando particolari accorgimenti e hanno subito un danno
per così dire limitato; altre aziende che sono state costrette a operare in situazioni di
forte disagio per le limitazioni imposte all’attività e per le limitazioni di movimento
della potenziale clientela oltre che per il crollo della domanda; e ancora aziende che
sono oggi ancora chiuse ma per cui si prospetta nel breve o nel medio periodo un
ritorno alla normalità, naturalmente con notevoli differenze tra chi potrà recuperare il
perduto e chi rischia invece di subire a lungo le conseguenze della crisi. Ecco, a
fronte di un quadro così variegato, occorre che pure gli aiuti siano variegati. Come
dicevamo all’inizio, non si può fare di tutta l’erba un fascio e sarà indispensabile
studiare in maniera analitica come procedere”.