Tutti insieme contro il virus. Riunione in Prefettura

In relazione al recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 riguardanti ulteriori misure atte a contrastare e contenere l’emergenza di rilevanza internazionale derivante dall’epidemia da COVID-19 (c.d. nuovo coronavirus), si è tenuta stamani presso questo Palazzo del Governo una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza presieduta dal Prefetto Filippina Cocuzza, alla quale hanno preso parte, unitamente ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, tutti i Sindaci dei Comuni della provincia, il rappresentante del Libero Consorzio, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il Presidente di Confcommercio, il Direttore di Confesercenti e i delegati delle Diocesi di Ragusa e di Noto.

 

Il Prefetto ha richiamato l’attenzione su quanto disposto dal Presidente del Consiglio nel citato Decreto, ribadendone l’importanza al fine di adottare tutti i provvedimenti previsti espressamente dal Decreto con la necessaria omogeneità ed uniformità nella prescrizione delle misure di cautela e prevenzione previste, anche al fine di non creare ingiustificati allarmismi nella popolazione.

 

Il Prefetto ha aggiunto che, nel rispetto delle proprie prerogative, gli amministratori locali non dovranno adottare ordinanze in contrasto con le disposizioni del Decreto di cui trattasi, ma piuttosto ordinanze di carattere ricognitivo o integrativo ai fini della divulgazione e della specificazione delle diverse misure.

 

È stata sottolineata l’esigenza di intraprendere tutte le iniziative volte al contenimento del virus,  evitando situazioni che possano comportare assembramenti di persone e favorendo viceversa misure, quali il telelavoro, specie per i soggetti con particolari patologie; l’adeguata regolamentazione degli accessi negli URP – prevedendo lo scaglionamento degli ingressi, le distanze di sicurezza tra un utente e l’altro, come avviene spesso in altri uffici anche per esigenze di privacy – la sanificazione dei locali pubblici e privati, e soprattutto una corretta ed efficace comunicazione delle “buone prassi” da adottare per il bene di tutti i cittadini.

 

Al riguardo, il Prefetto ha invitato gli intervenuti a confrontarsi sempre con la Prefettura, che, come previsto, esercita un ruolo di monitoraggio sull’attuazione delle misure e di coordinamento e supporto. Il Prefetto ha, poi, ribadito la necessità di una corretta e non allarmistica comunicazione ai cittadini, ai quali va spiegato che la temporanea modifica del proprio stile di vita corrisponde all’interesse pubblico generale e alla salvaguardia della salute pubblica cui tutti devono contribuire.

 

Il Direttore Generale dell’ASP, il dott. Aliquò, ha espresso gratitudine alla popolazione ragusana per aver collaborato con l’autorità sanitaria contribuendo al contenimento del diffondersi del fenomeno. Il Direttore ha, inoltre, evidenziato l’importanza di rispettare pedissequamente le norme stabilite nel citato Decreto al fine di ritardare il diffondersi del virus in attesa di un efficace vaccino.

 

In conclusione, il Prefetto si è associata all’invito del Direttore Generale dell’ASP, ribadendo la necessaria collaborazione inter-istituzionale e il massimo rispetto delle regole che deve ispirare, in via prioritaria, il comportamento delle istituzioni e dei cittadini.

Intanto l’ASP di Ragusa gia  dal 5 marzo 2020  nell’ambito delle misure volte  a gestire adeguatamente l’emergenza coronavirus  COVID-19, ha disposto l’attivazione immediata di ulteriori tre posti letto nella Terapia Intensiva dell’ospedale Giovanni Paolo Secondo   di  Ragusa,  programmando, così, una offerta complessiva di n. 8 posti letto.  Sono stati già identificati i nuovi locali per potenziare anche le Terapie Intensive degli ospedali di Modica e Vittoria, per i quali si sta procedendo alla stesura dei progetti.

di Direttore06 Mar 2020 11:03
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