Il teatro della Discordia, Una volta per tutte!!!
E’ il movimento Territorio che, dopo la trasmissione andata in onda su Teleiblea ( https://www.facebook.com/giornalistamariopapa/videos/291198938508265/ ) riprende la questione dell’ex Marino che non è più il teatro della Concordia ma della Discordia più assoluta. “Si parla di relegare l’ex Cinema Marino a semplice struttura polifunzionale, un auditorium che, come accade per San Vincenzo Ferreri e per la sala Falcone Borsellino, si animerà solo nei fine settimana, quando e se ci sono appuntamenti, manifestazioni ed eventi, dotando la città dell’ennesimo portone chiuso in centro storico. Cosi scrivono i responsabili dle Movimento. Dello stesso avviso sembrano i due consiglieri comunali del PD che giustamente chiedono conto e ragione dei fondi che erano stati imputati all’acquisto e poi al restauro della struttura, ora, praticamente diventata un rudere cadente. Non si riesce a capire quali siano le remore per il Sindaco e la sua amministrazione a mettere mano al progetto esistente e mai contestato dal Comune. E’ una scusa per non scendere in campo in ambito teatrale dovendo poi misurarsi con altre città ed organizzazioni? Non ci sono personalità capaci di gestire stagioni teatrali o comunque attività nel settore? Se così fosse sarebbe davvero una sconfitta per la città. Senza poi dimenticare che la location dell’ex Marino è perfetta per approfondire l’idea di rivitalizzazione del centro storico che Cassì, attraverso incontri o semplici pour parler, vorrebbe attuare.
Ma Territorio affonda la lama anche sulla questione ” fondazione” un progetto in embrione che sarebbe assolutamente deleterio. “Dopo il flop per la ricerca di un manager della cultura, che doveva arrivare da fuori, si tenta ora il poco decifrabile progetto di una Fondazione teatrale che presenta aspetta discutibili per la scelta delle strutture di pertinenza e per l’architettura finanziaria che potremmo definire solo creativa per l’esiguità delle somme in gioco e per la partecipazione, tutta da verificare, del privato, che dovrebbe mantenere il giocattolo montato ‘ad arte’ dall’ennesimo soggetto in cerca, forse, di sistemazione definitiva“. Abbiamo anche noi avuto modo di dire che il Sindaco ci aveva impressionati, tempo addietro, quando aveva detto che per gestire luoghi e avvenimenti avrebbe scelto figure provenienti da fuori di livello eccelso e non criticabili. Non sembra proprio così. Ci siamo ridotti a chi si occupava del botteghino di città del nord, senza alcun curriculum nel campo ma solo interessate amicizie, oppure a esperti senza “esperienza” comprati a forfait con beni di vario genere. Insomma almeno una cosa potremmo farla: Chiarezza. Chiediamo al sindaco di parlare, lui, e una volta per tutte, del teatro affinchè non diventi della Discordia.