Province. Si vota per il presidente.
In verità non sappiamo quanto sia utile avere un presidente per un ente che ha ben poco da dire come, appunto, l’ ex provincia. Se poi pensiamo che c’è il rischio che diventi solo una passerella politica magari in vista di elezioni d’altro tipo quasi quasi avremmo preferito che le cose restassero cosi’ come sono. Ma è anche vero che la provincia di Ragusa,un ente che poteva essere portato ad esempio in tutta la regione, è commissariata da almeno 7 anni. Allora diciamo che è giunto il momento di cambiare qualcosa. La notizia ufficiale a meno di cambiamenti dell’ultima ora è che si svolgeranno il 19 aprile le elezioni per le ex Province siciliane. Lo ha deciso il governo Musumeci, in attuazione della legge regionale 8/2019, che aveva individuato il periodo utile tra il primo e il trenta aprile del 2020. Si tratta di elezioni di secondo livello e quindi saranno chiamati alle urne tutti i sindaci e i consiglieri dei 390 Comuni dell’Isola. Nei cosiddetti “enti di aria vasta”, la gestione commissariale durava da oltre dieci anni.
Nelle tre Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina verranno eletti solo i Consigli, in quanto il sindaco coincide, di diritto, con il primo cittadino del Comune capoluogo. Nei sei Liberi consorzi le elezioni riguarderanno presidenti e Consigli. Quindi a Ragusa saranno i consiglieri di 11 comuni, Vittoria non ne ha, a scegliere il presidente del Libero Consorzio e sappiamo che già ci sono dei pretendenti. Bisogna capire ad esempio se a Cassi ha qualche interesse e se invece scenderanno in campo i partiti per aggregare consiglieri. Vediamo che succede.
di Direttore17 Gen 2020 16:01
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