Giovanni Avola: A rischio la Bandiera Blu di Pozzallo
Secondo fonti ben informate provenienti dalla FEE ( Foundation for Environmental
Education ), cioè il soggetto che conferisce la Bandiera Blu alle località costiere europee e che
attraverso organi locali nei singoli Stati ( i comitati nazionali di giuria ) effettua le visite per le
città candidate e il monitoraggio di quelle già beneficiarie, sussistono seri rischi di perdita
della Bandiera Blu per Pozzallo ed Ispica, stante l’allarme anche mediatico che sta suscitando
la imminente costruzione del mega impianto industriale di biometano nell’area tra Pozzallo e
Ispica, a ridosso dei rispettivi litorali dove gli ecosistemi costieri e le aree naturali verrebbero
contaminati in barba alla legislazione ambientale. Del resto: che fine farebbero i litorali di S.
Maria del Focallo, Pietre Nere, Raganzino, Maganuco e Marina di Modica quando il
maestrale che soffia da Nord- Ovest porterebbe con sè i miasmi delle concimaie a cielo aperto
e della desolforazione? La perdita del prestigioso riconoscimento arrecherebbe danni
incalcolabili al turismo.
Ecco perché nel triangolo Modica – Ispica – Pozzallo c’è di più e del nuovo. In risposta alle
intimidazioni al Sindaco di Pozzallo, purtroppo, si registrano inedite e pericolose forme di
campanilismo assieme alla cocente sfiducia nelle istituzioni. I pozzallesi ancora una volta si
sentono espropriati, umiliati e offesi, mentre si moltiplicano i dubbi e le perplessità dei modicani
per la decisione del Sindaco Abbate, ormai al servizio del trio La Via – Leocata – Legambiente
Regionale e per le contestuali scelte amministrative palesamente contraddittorie. Qual è infatti il
senso della partecipazione alla Borsa Mondiale del Turismo Archeologico del 2019 visto che la
Necropoli di Bellamagna, a ridosso del costruendo impianto di biometano, sarà appestata dai
miasmi e dagli insetti? Siamo in presenza a forme di manicheismo amministrativo che oscillano tra
il populismo mediatico ( Modica è stata candidata a Capitale italiana della cultura per il 2021 ) e
la sottomissione ai potentati economici esterni ed interni alla città.
Come si fa ad ignorare il volere della comunità scientifica, dei pozzallesi, dei modicani,
degli ispicesi, della Chiesa che considera sbagliata non la produzione del biometano ma la
localizzazione a Bellamagna?
Si può ammorbare la città di Pozzallo e sacrificare il patrimonio ambientale e naturale, fonte di
ricchezza per il turismo ed il suo indotto, sull’altare degli interessi di pochi?
Saranno ancora una volta i cittadini assieme alle forze politiche e sociali responsabili a
mobilitarsi nella città di Pozzallo. Nelle prossime settimane ci saranno una serie di iniziative
anche eclatanti: la nostra salute, il nostro tessuto socio produttivo, il nostro ambiente e il
nostro mare non saranno svenduti alla cordata finanziaria di turno.