Botta e risposta.
Il passaggio di Maria Malfa dalla Lista Cassi Sindaco alla Lega non fa che accrescere le perplessità che in questo momento vengono evidenziate all’interno della compagine amministrativa ragusana. Il sindaco Cassi non sapeva nulla di quello che covava sotto le ceneri e quindi l’adesione di una delle sue fedelissime al partito di Minardo e Orazio Ragusa sembra averlo colto di sorpresa tant’è che oggi manda questo stringato comunicato
“Apprendo dai media del passaggio alla Lega della consigliera Maria Malfa e vorrei
fare alcune considerazioni in merito:
1. Che un partito politico faccia reclutamento nel gruppo consiliare che porta il mio
nome, mi pare con ogni evidenza un atto ostile.
2. Che l’azione di reclutamento non sia stata preceduta da una chiamata da parte dei
responsabili del territorio di quel partito, lo considero uno sgarbo personale.
3. Che il passaggio alla Lega di un consigliere del mio gruppo, di cui peraltro non
conosco le future intenzioni, non intacchi minimamente l’;autonomia e la trasversalità
rispetto ai partiti e ai movimenti del mio progetto politico, è una certezza”.
Certo non è un bel messaggio e ci chiediamo come fa il sindaco a cadere in queste trappole mediatiche perchè a strettissimo giro di comunicato arriva la risposta dei neo”leghisti” Minardo e Ragusa
Il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, confonde il suo ruolo di primo cittadino, con l’essere ‘padrone
delle scelte altrui’, come se l’essere ‘primo’, lo autorizzasse a dire, fare e disfare su tutto e tutti.
Come spiegare altrimenti le sue odierne esternazioni sulla legittima e volontaria adesione alla Lega
della consigliera Maria Malfa? Definisce “ostile” che un partito politico faccia reclutamento nel
gruppo consiliare che porta il suo nome…delitto di lesa maestà di cui siamo pronti a chiedere venia,
anche inginocchiandoci sui ceci e che, speriamo, possa risolversi con la reprimenda mediatica e non
con punizioni corporali! Piuttosto, ‘ostile’ è stato il comportamento suo e di buona parte della sua
maggioranza nei confronti di Maria Malfa, tanto da costringerla, è bene ricordarlo, a dimettersi da
vicepresidente del Consiglio Comunale, per quella dignità che non difetta a Maria Malfa,
sistematicamente calpestata da atteggiamenti indecorosi di sufficienza istituzionale nei suoi
confronti. Sul presunto ‘sgarbo personale’ di quella che il sindaco di Ragusa, poco elegantemente,
definisce “azione di reclutamento”, non preceduta da una “chiamata da parte dei responsabili –
leggiamo testualmente – di quel partito”, sarebbe meglio stendere un velo pietoso se non fosse che,
evidentemente, il SuperEgo di Cassì, deve avere subito uno smacco tale dalla scelta di Maria Malfa,
che il livore gli si è trasformato in parole in libertà… Il terzo passaggio dell’esternazione, poi, è una
perla da tramandare ai posteri: “Che il passaggio alla Lega di un consigliere del mio gruppo, di cui
peraltro non conosco le future intenzioni, non intacchi minimamente l'autonomia e la trasversalità
rispetto ai partiti e ai movimenti del mio progetto politico, è una certezza”. Suo gruppo… Il
sindaco, lo ha acquistato o cos’altro? Dimentica che proprio i componenti di quel gruppo -tutt’altro
che suo ma di ognuno che vi ha preso parte e specialmente Maria Malfa con i suoi tanti consensi-
l’hanno trascinato là dov’è adesso, nel prestigioso ruolo di Sindaco. Cassì, poi, autonomo ai partiti?
Ma abbiamo le traveggole o ha appena nominato un assessore palese espressione proprio di un
partito politico? Un’autonomia anomala la sua, a doppia velocità: quando conviene e quando no!
Sa cosa pensiamo dopo aver letto la sua nota, sindaco Cassì? Che la riteniamo troppo intelligente
per pensare o scrivere certe cose. E abbiamo il sospetto, neppure tanto vago, che questa
esternazione non sia farina del suo sacco ma parole sì vergate da lei ma sotto palese dettatura
politica/partitica. Peraltro facilmente identificabile…