A Pozzallo il Nobel per la pace. Giusto!!
Questa volta l’on. Orazio Ragusa ha avuto una bella idea. La proposta di insignire la città di Pozzallo del prestigioso riconoscimento mondiale è davvero giusta. Sarebbe solo un piccolo ristoro di immagine per chi da anni lavora per l’accoglienza. Ecco la nota dell’on Ragusa.
“Il grande esempio, sul fronte dell’accoglienza, che in tempi non propriamente facili, ci arriva dalla comunità di Pozzallo merita grande attenzione. Non solo a livello siciliano ma anche in ambito nazionale e perfino europeo. C’è tutta una realtà che si sta scommettendo per aiutare chi ha bisogno, per sostenere le vittime di un esodo dalle proporzioni bibliche. E si tratta di un segnale che non può passare in secondo piano. Per questo propongo che la gente, il Comune, la realtà marittima di Pozzallo sia candidata al prossimo Nobel per la pace”. E’ l’annuncio che arriva dall’on. Orazio Ragusa che spiega di essersi attivato con la commissione del prestigioso premio internazionale con l’auspicio che possa essere presa in considerazione una richiesta che arriva “non certo soltanto dal sottoscritto ma da un intero territorio che non può non valutare il grande impegno profuso dall’intera popolazione nell’accogliere e nel venire incontro alle esigenze di chi è alla ricerca di un futuro migliore e per farlo mette a repentaglio la propria esistenza. Ne abbiamo sentite e viste di tutti i colori in questi giorni. Ma è certo che stiamo piangendo morti che, verificatisi nel canale di Sicilia, sono la diretta conseguenza di politiche dissennate che non riguardano solo l’Italia ma l’intero pianeta. E’ un fenomeno troppo più grande di noi, che in pochi forse hanno capito”. “Ma – continua l’on. Ragusa – c’è chi, come i cittadini pozzallesi, non si sono interrogati un solo attimo su quello che stava accadendo. Piuttosto, hanno aperto le loro braccia per diventare una delle realtà tra le più accoglienti tra quelle esistenti nel Sud Italia. Vedere arrivare bambini che piangono, che fanno sentire tutta la loro disperazione, mamme che sono in ambasce e che non sanno a chi rivolgersi per ricongiungersi agli altri componenti del proprio nucleo familiare, ci rivela quanto questo esodo biblico stia avendo effetti devastanti sugli esseri umani. La città di Pozzallo ha ben compreso tutto questo e ha fatto l’unica cosa che andava fatta: accogliere, aiutare, supportare chi ha bisogno. Uno spirito ecumenico che non deve passare inosservato da parte della comunità internazionale. Un impegno che ha coinvolto tutti i cittadini. Ed ecco perché è corretto che sia fatta una proposta del genere, che sto reiterando dopo due anni, quella della candidatura al Nobel per la pace. Ed è corretto che questa proposta possa essere sostenuta da tutti coloro che ritengono che la città marittima abbia operato per raggiungere traguardi e obiettivi di solidarietà di ampio respiro”.