Passalacqua: da meno 20 a meno 1, poi la sirena. Giovedì EuroCup al PalaMinardi le portoghesi del GdEssa Barreiro

 Per non doversi costringere a vivere quattro giorni tra aerei e sale di attesa degli aeroporti, la Passalacqua si era trasferita  direttamente a S. Martino all’indomani della grande impresa in Eurocup (la vittoria con la bellezza di diciotto punti di scarto sul parquet del Ksc Szeksard). Idea giusta quanto logica,  che purtroppo non è stata sufficiente ad evitare di perdere sul filo della sirena una sfida ormai tradizionale che avrebbe potuto benissimo anche vincere senza accuse di “al ladro, al ladro”, dopo essere stata ad un passo dalla fantastico ritorno alla luce dalle tenebre fitte del meno venti. Non si può negare che dalla stessa squadra apparsa in forma smagliante appena a metà settimana in Ungheria fosse normale attendersi qualcosa di molto diverso, ma stando a quanto visto nel secondo quarto i fatti erano di tale evidenza (in negativo)  da far tramontare le speranze: difesa approssimativa, spesso distratta, non in grado di contrastare con efficacia le iniziative delle locali e resa in attaccoche non sapeva rimediare a suon di punti segnati. Così, dopo il “segnale” del meno cinque nel primo tempino, il meno quattordici al riposo ribadiva la sensazione di gravissimo “pericolo k.o.”. Tra le galline padovane e le aquile ragusane a volare erano i pennuti di casa: senza dubbio anche avvantaggiate dalla stanchezza per la gara Coppa e dall’assenza di Laura Spreafico, ma non erano certo queste le motivazioni maggiori. Però, siccome il DNA non puoi cambiartelo, alla fine le aquile si ricordavano che casa loro era il cielo e iniziavano la lenta, ma irresistibile risalita: una beccata rabbiosa dopo l’altra, nonostante gli errori dalla lunetta (Dearica Hamby ben zero su cinque) si portavano sul meno uno a un minuto dalla fine.  Bloccato l’attacco del San Martino, la Passalacqua ripartiva con ventiquattro secondi per andare a vincere. Non provava il tiro subito, perché il cronometro doveva andare avanti fino a che per le padovane non ci sarebbe più stato tempo per la controrisposta: ma quando, a meno cinque, Gaia Gorini ci provava, il ferro bruciava il grido di esultanza in gola. Sconfitta bis quindi, nel peggiore inizio da quando siamo in A1: tutto recuperabile, ma è “meglio” cominciare a pensarci subito. Nel frattempo pensiamo anche all’EuroCup, perché giovedì sera arrivano le portoghesi del GdEssa Barreiro (vittoriose nella prima per 70-72 sul Nymburk) per la seconda giornata di EuroCup: poi, domenica, ritorna al PalaMinardi la Dike Napoli dell’ex Nino Molino. Tabellino: Fila S. Martino 60 – Passalacqua Ragusa 59 – PARZIALI 26/21-44/30-54/40-60/59S. MARTINO: Oroszova 7, Mahoney 10, Filippi 7, Tonello, Amabiglia n.e., Fassina 12, Bailey 17, Keys 4, Beraldo n.e., Gianolla 3, Baldi n.e. Allenatore Abignente. – RAGUSA: Consolini 12, Gorini 5, Valerio, Formica 8, Miccoli n.e., Soli, Bongiorno n.e., Hamby 10, Kuster 14, Ndour 10. Allenatore Recupido. – ARBITRI: Di Toro di Perugia, Capurro di Reggio Calabria e Del Monaco di Bologna. (foto scorrevole Carlo Silvestri, foto in evidenza GdEssa Barreiro)

di Lina Giarratana15 Ott 2017 20:10
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