La metropolitana di superficie……viaggia verso Ragusa

Renzi a Ragusa. Una chiacchierata sul suo libro con qualche parola per la politica locale. La questione candidati alla Regione piace poco al segretario e quindi fa solo accenni a Micari, alla novità e al benessere futuro. Il suo libro è sul tavolino all’ingresso.  Ma a parte questo non ci sono state motivazioni tanto importanti da dedicargli un pò di spazio oltre a quello canonico per gli scrittori emergenti. Per i ragusani  però è arrivata  una dichiarazione che potrebbe cambiare il volto alla città. Matteo, così come aveva fatto quando venne al Teatro Tenda, ha riparlato di metropolitana di superficie dandola ormai per assodata. Chi vi scrive non considera l’infrastruttura fattibile con poco sforzo ma se ci sono i soldi e Matteo lo assicura, con una buona programmazione e un intelligente uso del percorso, con fermate e tutto, alla fine la cosa può essere valida. Di metropolitana a Ragusa se ne parla dagli anni novanta. l’idea venne in Provincia perchè ogni mattina qualcuno vedeva passare il treno davanti alle finestre del palazzo. Se ne discuss,e si fecero dei progetti minimali poi tutto all’aria perchè le Ferrovie di Stato non c’erano più, la gente non amava il treno e cosi via. Ora la questione è tornata in auge e a quanto sembra ci sarebbe già un dcreto per una ventina di milioni da utilizzare al più presto. Molte difficoltà da superare e punti cruciali da valutare come il passaggio a livello di via Paestum ma la prospettiva è allettante anche per raggiungere, ad esempio il nuovo ospedale. Insomma se tutto va bene da qui a 5/ 6 anni  i nostri concittadini che stanno nelle periferie potrebbero lasciare a casa l’auto e venire in centro con il treno. Di questo è anche convinto Nello Dipasquale che da renziano si è impegnato nel spingere il  progetto. L’onorevole, ex sindaco, forse pensa che se ci fosse stata la metro, ai suoi tempi, avrebbe potuto fare di più ma ora è contento di lasciare il sogno a chi viene dopo il sindaco Piccitto. Certo perchè anche se molto è fatto, ancora bisogna impegnarsi, come sempre accade in politica: senza deputati in “paradiso” non si fanno infrastrutture. E’ brutto dirlo ma è così. Dunque Dipasquale si è preso il compito di seguire l’iter fino alla consegna dei lavori.

di Direttore10 Set 2017 11:09
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