Migranti – Donna morta per fare scudo ai figli, oggi l'autopsia.
La donna avrebbe fatto da scudo umano per proteggere i propri figli dagli altri migranti.
Verrà effettuata oggi, in mattinata, l’autopsia sul corpo della donna il cui cadavere è arrivato a Pozzallo lo scorso 6 novembre.
Era stato rinvenuto su un barcone che trasportava 300 migranti e soccorso nel Canale di Sicilia dalla nave Vos Hestia dell’organizzazione umanitaria Save the Children.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe fatto da scudo ai suoi due bambini di 9 e 6 anni, proteggendoli dallo schiacciamento provocato dal movimento degli occupanti del natante.
L’imbarcazione, infatti, era troppo piccola per contenere un così alto numero di persone e, per i due bambini, il rischio di venire schiacciati dagli altri adulti era troppo alto.
A quanto pare, il sacrificio della donna avrebbe consentito ai piccoli di essere relativamente al sicuro durante la navigazione.
La Questura di Ragusa, in collaborazione con la Prefettura, ha attivato le procedure necessarie per individuare i parenti cui affidare i piccoli.
Sono stati rintracciati il marito e il fratello, con i quali non si vedevano da molto tempo ed entrambi attiveranno domani dalle Marche.
Ad eseguire l’esame autoptico sarà il medico legale Giuseppe Iuvara, all’obitorio di Ragusa Ibla. Dopo la dichiarazione di chiusura accertamenti, dalla Procura verrà concesso il nulla osta per la sepoltura.
Intanto, è’ in avigazione verso il porto di Pozzallo la nave ‘Dignity I’ con 323 migranti a bordo salvati in diverse operazioni nel Canale di Sicilia.