Grande partecipazione allo sciopero generale dei dipendenti delle Poste per scongiurarne la privatizzazione

I primi dati sulla partecipazione allo sciopero generale indetto dalle Organizzazioni Sindacali di Poste SLP CISL, SLC CGIL, CONFSAL COM, FAILP CISAL e UGL COM indicano una percentuale di adesione superiore al 70%, con la maggior parte degli uffici chiusi.
A sostegno della giornata di sciopero generale, in quasi tutte le città capoluogo di regione si sono svolte manifestazioni a cui hanno partecipato decine di migliaia di lavoratori.
A Roma, oltre alla manifestazione tenutasi davanti alla sede centrale di Poste Italiane, si è svolto anche un presidio di fronte alla sede del MEF al termine del quale i Segretari delle organizzazioni sindacali hanno consegnato ad un rappresentante del Ministro Padoan una lettera in cui chiedono che il processo di privatizzazione venga definitivamente accantonato dal Governo.
Oltre al tema della privatizzazione del capitale di Poste lo sciopero è stato indetto anche per protestare contro i disservizi creati dal recapito a giorni alterni, verso il quale di recente anche il Parlamento dell’UE ha espresso una posizione contraria, e per rivendicare un piano di rilancio della logistica.
Infine i sindacati denunciano la grave situazione degli uffici postali, dove gli organici sono carenti e dove lavorano oltre 10.000 part time che aspettano da anni la trasformazione del loro contratto a tempo pieno.
Le Segreterie Nazionali esprimono grande soddisfazione per l’alta adesione allo sciopero, realizzata nonostante le forti “pressioni” aziendali messe in atto verso i lavoratori per non farli aderire all’azione di lotta.
La mobilitazione della categoria continua con lo sciopero delle prestazioni straordinarie fino al 23 novembre.

di Leandro Papa05 Nov 2016 18:11
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