Consorzi di Bonifica, Dipasquale: "Cracolici e Crocetta attivino tavolo di crisi"

Ancora vivo il dibattito intorno al Consorzio di Bonifica, grazie alle recenti dichiarazioni del parlamentare regionale Pd Nello Dipasquale; l’ex sindaco di Ragusa non si avventura sulla polemica sugli aumentati costi dei canoni (“non riesco ad appassionarmi alle sterili polemiche sui Consorzi di Bonifica, anche a livello locale, che non fanno altro che esacerbare gli animi e allontanare la soluzione dei problemi che invece sono contingenti, urgenti e indifferibili).
Ben altra la ragione di Dipasquale: “ho sempre sostenuto che oltre al grave problema occupazionale dei dipendenti dei Consorzi di Bonifica di cui: quelli a tempo indeterminato che non percepiscono gli stipendi da diversi mesi; quelli a tempo determinato delle Garanzie Occupazionali che, nonostante le sentenze della Magistratura del Lavoro loro favorevoli, non riescono ad ottenere l’assunzione a tempo indeterminato e, anzi, rischiano le procedure di licenziamento collettivo; esiste un più serio problema legato ai costi della bonifica caricati alla proprietà consorziata. Dobbiamo tutti convenire che i Consorzi hanno la loro ragione di esistere solo e in quanto gli agricoltori sono messi nella condizione di coltivare le proprie terre e di fruire dei servizi irrigui consortili. L’alternativa a ciò è che se si ferma il mondo agricolo i Consorzi e i loro dipendenti non hanno motivo di esistere”.
La proposta dell’onorevole è quella di un “tavolo di crisi” per affrontare le varie questioni che agitano il dibattito intorno ai Consorzi di Bonifica, e per il quale richiama l’amministrazione regionale e nella fattispecie l’assessore Cracolici: “si faccia carico, di concerto con il Presidente Crocetta, di un tavolo di crisi urgente sulla bonifica siciliana. Si affrontino in via definitiva i temi: della riforma dei consorzi di bonifica; della rivisitazione dell’art. 47 della legge regionale 9/2015 sul disimpegno finanziario della Regione nei confronti dei Consorzi di Bonifica che andava coniugato con l’assunzione dei debiti dei consorzi da parte della Regione e dal ripristino delle ordinarie amministrazioni al posto dei Commissari Straordinari; dello sgravio dei ruoli consortili che stanno affondando sempre di più un comparto, quello agricolo, già in crisi per altre ragioni”.
 

di Redazione08 Nov 2016 15:11
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