Territorio sulle dichiarazioni di Iacono: “Vi spieghiamo il ricatto di Giovanni Iacono a Federico Piccitto”

Ap­pren­den­do da al­cu­ni or­ga­ni di in­for­ma­zio­ne il con­te­nu­to della con­fe­ren­za stam­pa odier­na dell’ex al­lea­to dei gril­li­ni Gio­van­ni Ia­co­no, ab­bia­mo de­ci­so di of­fri­re alla città una tra­duzio­ne dif­fe­ri­ta del mes­sag­gio che il Mo­vi­men­to Par­te­ci­pia­mo ha ri­vol­to al primo cit­ta­di­no della nos­tra città che, giovedì, aveva in­col­pa­to al­cu­ni con­siglie­ri di op­po­si­zio­ne, sep­pur più amb­ien­ta­lis­ti di altri (per­fi­no 5 stel­le), tra i quali pro­prio l’ex al­lea­to Gio­van­ni Ia­co­no, per la brut­ta fi­gu­ra di li­vel­lo na­zio­na­le nei con­fron­ti del M5S con­su­ma­ta­si in aula sull’art. 48 del Prg.
Ov­via­men­te l’ex pre­si­den­te del Con­siglio co­mu­na­le di Ra­gu­sa non po­te­va ri­ma­ne­re in si­len­zio e, in ef­fet­ti, nes­su­no al posto suo lo avreb­be fatto din­nan­zi a una tale smac­ca­ta di­mos­tra­zio­ne di ingenuità e incapacità po­li­ti­ca.
Senza en­tra­re nel me­ri­to dei bal­bet­ta­men­ti in not­tur­na dell’as­ses­so­re Co­r­al­lo, dei quali Ia­co­no si è gius­ta­men­te preso gioco, voglia­mo tra­dur­re per i meno av­ve­z­zi alla po­li­ti­ca l’in­vi­to di Par­te­ci­pia­mo al sin­da­co: pren­de­re atto dell’as­sen­za di una mag­gio­ran­za con­si­lia­re, az­ze­ra­re la giun­ta, ri­dis­cu­te­re il pro­gram­ma elet­to­ra­le. Pren­dia­mo il di­zio­na­rio Partecipiamo-​5Stelle-​Partecipiamo, sfoglia­mo un po’ ed ecco la tra­duzio­ne: “il sin­da­co se vuole con­ti­nua­re a go­ver­na­re ques­ta città deve ca­lar­si le bra­ghe da­van­ti alle nos­tre ri­chies­te, per­ché voglia­mo en­tra­re in una giun­ta nuova di zecca, con ruoli di ri­lie­vo e con­cor­dan­do un nuovo pro­gram­ma am­mi­nis­tra­ti­vo fino al te­mi­ne della sin­d­a­ca­tu­ra Pic­cit­to”.
Noi con­ti­nuia­mo a sos­te­ne­re che un primo cit­ta­di­no come si deve, in­te­gro sì nelle pro­prie con­vi­n­zio­ni, ma ab­bas­tan­za sag­gio da saper am­met­te­re che il pro­prio tempo è ormai sca­duto, do­vreb­be “pren­de atto”, vero, della si­tua­zio­ne ma dim­met­ten­do­si, senza se, senza ma, senza dare la colpa ad altri della pro­pria in­con­sis­ten­za e, so­pr­at­tut­to, senza of­fri­re pu­bbli­ca­men­te il fi­an­co a ri­cat­ti di pol­tro­ne così bi­e­chi.
La città deve sa­pe­re cosa in­ten­de fare il sin­da­co: an­da­re avan­ti senza una mag­gio­ran­za, ac­cet­ta­re il ri­cat­to di Ia­co­no o, sem­pli­ce­men­te, con onestà e umiltà, ras­seg­na­re le pro­prie di­mis­sio­ni?
Spe­ria­mo pren­da pr­esto una de­ci­sio­ne, Ra­gu­sa per colpa loro sta mo­ren­do len­ta­men­te…

di Redazione02 Lug 2016 12:07
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