Servizio Civile, già effettuati i colloqui con i candidati per la Fondazione San Giovanni Battista. Prime riflessioni

Sono terminati i colloqui ai candidati per il Servizio Civile 2016, nell’ambito dei tre progetti presentati dalla Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa: ben 170 le domande di candidatura ai progetti “Passo Passo”, “Marhaban” e “Tra Culto e Cultura”, a riconferma della forte interesse per i giovani nei confronti dell’accoglienza e della valorizzazione del patrimonio culturale Ibleo.

Ora, i numerosi candidati saranno soggetti alle valutazioni ai fini della selezione finale per i 62 posti disponibili; le graduatorie non verranno pubblicate prima del mese di settembre, ma la prima fase selettiva (ormai alle spalle) può già essere soggetto a determinate considerazioni, almeno secondo il pensiero della Fondazione, Tonino Solarino.

In particolare, il presidente della Fondazione San Giovanni Battista esprime soddisfazione per il livello delle candidature presentate: “sui progetti relativi all’accoglienza ai migranti ed alla valorizzazione del patrimonio artistico si confermano domande di giovani con curriculum fortemente qualificati, competenze specifiche di rilievo ed esperienze pregresse significative. Un dato che ci rende contenti perché permetterà di avere a disposizione e di offrire ai destinatari finali dei servizi persone di alto livello”.

Ma laddove si manifesti la luce, è inevitabile osservare anche le ombre; Solarino ha sottolineato l’accuratezza dell’analisi del direttore della Caritas, Domenico Leggio, in merito al disagio giovanile in ambito lavorativo: “concordo con lui quando parla di ragazzi in situazioni di svantaggio sociale che non trovano percorsi di impegno nelle offerte del territorio. Per varie contingenze oggi è venuto a mancare un punto di riferimento importante che era dato dalla formazione professionale, e molti ragazzi cercano nel Servizio Civile un luogo di approdo. Su ‘Passo Passo’ abbiamo ricevuto molte candidature di diplomati e di ragazzi dotati della sola licenza media. Dal momento che questo progetto riguarda proprio il settore educativo non possiamo ignorare questo segnale, considerato che gli investimenti nell’ambito educativo hanno bisogno di professionalità motivate e competenti”.

di Redazione29 Lug 2016 10:07
Pubblicità