Canalotti, Legambiente richiede nuovamente alla Soprintendenza di intervenire con urgenza

Ferma presa di posizione di Legambiente Ragusa (Circolo “Il Carrubbo”) in merito a quanto sta avvenendo nell’area protetta di Randello per i lavori iniziati da un privato. Si tratta della seconda richiesta di Legambiente alla Soprintendenza.

Ecco la nota, nella sua integrità, pervenuta da Legambiente:

“Lo scorso 12 luglio, abbiamo scritto alla Soprintendenza di Ragusa per informarla delle gravi violazioni delle norme paesaggistiche avvenute all’interno del Sic di Randello, tra il 30 giugno e il 1 luglio 2016 da parte di un privato che ha modificato l’accesso alla scogliera dei Canalotti e stravolto, di fatto, la fruizione pubblica dei luoghi e costruito una nuova strada mediante l’utilizzo di tonnellate di materiali, poi chiusa con un cancello di proprietà della Forestale di Ragusa, piantato su basi di cemento. In quella occasione chiedevamo loro di effettuare un intervento tempestivo per avviare le procedure di ripristino dei luoghi così come previsto dal D.lgs 42 del 2004 (codice dei beni culturali), trattandosi di lavori compiuti in un’area di massima tutela paesaggistica. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta, né siamo a conoscenza di eventuali atti posti in essere a seguito delle nostre segnalazioni. Per questo abbiamo spedito alla Soprintendenza una seconda lettera, ribadendo che chiunque, senza la prescritta autorizzazione o in difformità di essa, esegue lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici è punito con le pene previste dall’articolo 20 della legge 28 febbraio 1985, n. 47. La Soprintendenza intervenga mediante gli strumenti consentiti per legge, e si rivolga alle autorità competenti, affinché Randello non sia ancora una volta luogo di arbitrio ed illegalità”.

di Redazione20 Lug 2016 11:07
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