Dura e puntuale analisi del Movimento Insieme sul Caso Sigona

Lo scan­da­lo che non c’è, al­me­no fin quan­do non viene sco­per­to. È ques­to lo slo­gan che con­tra­ddi­stin­gue Pic­cit­to ed il mo­vi­men­to cin­que stel­le di Ra­gu­sa. In­fat­ti, sem­bra che regni sia nella strut­tu­ra del mo­vi­men­to sia negli or­ga­nis­mi is­ti­tu­zio­na­li uno smar­ri­men­to ge­ne­ra­le e un’in­con­trol­la­ta fre­t­to­lo­sa pre­mu­ra di sal­va­guar­da­re gli in­ter­es­si di parte, ogni qual­vol­ta viene mos­tra­ta allo sco­per­to, urbi te orbi, un mo­men­to di difficoltà. È’ suc­ces­so in oc­ca­sio­ne dell’af­fai­re Campo ed ad­es­so con il prob­le­ma Sigo­na.
Il con­siglie­re Sigo­na che in verità in ques­ti anni di con­siglia­tu­ra si è dis­tin­ta so­la­men­te per avere at­tac­ca­to fu­ren­te­men­te il vec­chio al­lea­to Par­te­ci­pia­mo per la ques­tio­ne re­la­ti­va ai dis­ser­vi­zi della mensa sco­las­ti­ca, oggi ri­tor­na alla ri­bal­ta della cro­na­ca per avere espres­so il 25 ap­ri­le, gior­no della Li­be­ra­zio­ne, sui So­cial media sen­ti­men­ti fas­cis­ti evi­den­te­men­te mai so­pi­ti.
Ed il Mo­vi­men­to cin­que stel­le che cosa fa?
Prima fa finta di nien­te, an­no­ve­ra l’ep­iso­dio nel dimen­ti­ca­toio per tro­var­si suc­ces­si­va­men­te, dopo che la no­ti­zia viene pu­bbli­ca­ta su Re­pu­bbli­ca, cos­tret­to, suo mal­gra­do, a pren­de­re po­si­zio­ne rin­ne­gan­do il con­siglie­re st­es­so ma­ni­fes­tan­do di­sa­gio per la sor­ti­ta.
Ci chie­dia­mo per­ché suc­ce­de tutto ques­to?
La ris­pos­ta è da ri­cer­ca­re nella in­ad­egua­te­z­za della clas­se di­ri­gen­te gril­li­na, a tutti i li­vel­li.
Chi go­ver­na oggi la nos­tra città (Pic­cit­to, gli as­ses­so­ri ed il grup­po con­si­lia­re di mag­gio­ran­za) nella stra­gran­de mag­gio­ran­za dei casi ri­sul­ta, per ma­ni­fes­te ra­gio­ni, es­se­re as­so­lu­ta­men­te im­pre­pa­ra­to ed in­ad­egua­to.
È forte la sen­sa­zio­ne che ques­ta clas­se di­ri­gen­te abbia oc­cu­pa­to, e cer­ta­men­te non per me­ri­to loro, spazi pu­bbli­ci non pro­pri, fino ad im­pa­dro­nir­si delle Is­ti­tu­zio­ni ar­ri­van­do ad­di­rit­tu­ra ad ab­usar­ne.
Il mo­vi­men­to cin­que stel­le di Ra­gu­sa non opera più come la­bo­ra­to­rio di pro­get­ti d’in­ter­es­se ge­ne­ra­le, ma come fu­ci­na di per­so­na­lis­mi de­ci­sio­nis­ti.
L’espe­rien­za gril­li­na, per come rac­con­ta­ta dai capi del mo­vi­men­to, sa­reb­be do­vu­ta es­se­re vis­su­ta come pre­si­dio di dia­lo­go aper­to tra cit­ta­di­ni ed in­ve­ce si è ri­dot­ta come co­lo­nia di lea­der da as­col­ta­re e ub­bi­di­re. Fa­ti­ca­no a ri­co­nos­ce­re e de­nun­cia­re che la causa pro­fon­da della loro crisi è an­co­ra più dram­ma­ti­ca: è la loro in­trin­se­ca incapacità di do­tar­si di una va­li­da clas­se di­ri­gen­te: ri­cor­re­re a sceg­lie­re i pro­pri rap­pre­sen­tan­ti di go­ver­no tra­mi­te un son­d­ag­gio tra l’altro poco par­te­ci­pa­to, è il segno della de­ca­den­za di un in­te­ro sis­te­ma.
Il Mo­vi­men­to ci­vi­co INSIE­ME in­ten­de ri­par­ti­re dalle comunità. lo­ca­li senza in­cor­re­re in er­ro­ri gros­so­la­ni, fa­cen­do ri­cor­so alle miglio­ri in­tel­li­gen­za della nos­tra città.

di Redazione29 Apr 2016 16:04
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