BIBLIOTECA COMUNALE, APPROVATO L’EMENDAMENTO PRESENTATO DAI CONSIGLIERI DEL PD

Dopo l’ordine del giorno sulla biblioteca comunale di Ragusa, esitato in virtù di un emendamento presentato dai consiglieri del Pd, la struttura sarà fruibile per i ragusani dieci ore in più, da 26 a 36 ore, sia la mattina che il pomeriggio, dal lunedì al venerdì. “Ragusa, città patrimonio dell’Unesco – dicono i consiglieri democratici Mario D’Asta e Mario Chiavola – merita di potere contare su una biblioteca che deve diventare, nel tempo, con la programmazione, la volontà politica e le competenze giuste, un polo di eccellenza culturale. Questa è la sfida che si dovrebbe porre una amministrazione che ha una visione, che è capace di elaborare una idea di cultura. La biblioteca può e deve trasformarsi in un centro di attrazione culturale per la città e i cittadini attraverso una moltitudine di iniziative e attività rivolte a un pubblico diversificato, può e deve diventare un “open space” partecipato in cui si elaborano idee culturali con la compartecipazione di tutta la cittadinanza e di tutte quelle sensibilità e risorse associative della nostra comunità. E’ per questo che il Pd non ha votato il regolamento presentato dall’amministrazione, ed è per questo che ha presentato un atto di indirizzo durante l’ultima seduta del civico consesso a proposito della biblioteca comunale. Un atto di indirizzo che intende impegnare l’Amministrazione comunale a incentivare la cultura attraverso la promozione di una serie di iniziative che abbiano come cornice la struttura di via Zama, così da sfruttarne appieno tutti i piani dello stabile, non dimenticando che l’ultimo, tuttora vuoto, è appannaggio della Sovrintendenza”. “Ci siamo chiesti – affermano ancora i due consiglieri democratici – quale potrebbe essere la migliore idea di biblioteca. E non abbiamo convenuto con il nuovo regolamento che, calato dall’alto, come al solito, dalla Giunta municipale ed esitato favorevolmente dalla maggioranza, non tiene conto di numerose delle esigenze da noi sottolineate e difetta, tra l’altro, per la mancanza di concertazione con gli operatori culturali della nostra città. Il che vuol dire che di partecipato questo regolamento ha poco o nulla”.  Nonostante tutto, i consiglieri del Pd hanno presentato un emendamento al regolamento che, facendo riferimento alle lamentele che, proprio nelle scorse settimane, erano state sollevate da alcuni esponenti democratici rispetto all’esiguità degli orari di apertura della struttura, è stato votato favorevolmente dalla maggioranza pentastellata, e quindi adesso farà parte integrante del nuovo regolamento. “La biblioteca comunale – chiarisce il responsabile Cultura del circolo Rinascita Democratica, il maestro Franco Cilia, che proprio nei giorni scorsi aveva sollevato il problema della limitata apertura – non è solo un posto dove si va ad apprendere conoscenza e dove si approfondiscono i saperi ma deve diventare anche un luogo dove si fa cultura nel senso più pieno del termine. Ed ecco perché è opportuno organizzarsi nella maniera migliore per garantire che arrivino le risposte dovute in questa direzione. Occorre organizzare un luogo che diventi polo d’attrazione per chi vuole fare cultura a tutti i livelli, dalla lettura di un libro alla visione di un film, dall’organizzazione di mostre a laboratori creativi. Un laboratorio che inneschi un meccanismo virtuoso di partecipazione col mondo scolastico, con i bambini, con i giovani per educarli alla bellezza della cultura. E riqualificare lo stabile, senza perdere tempo, diventa una priorità. A cominciare dalla cartellonistica e dall’ingresso che, assieme al giardino, si presenta non curato. Insomma, le idee non mancano. Ma è indispensabile cambiare decisamente rotta. Noi un segnale chiaro, con l’atto d’indirizzo presentato dai nostri consiglieri, lo abbiamo fornito”.

di Redazione18 Dic 2015 17:12
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