Vittoria, équipe psicopedagogica. L’assessore Bonetta risponde ai suoi detrattori

L’as­ses­so­re all’Is­tru­zio­ne, Gae­ta­no Bo­net­ta, ha sc­rit­to una let­te­ra aper­ta a chi nei gior­ni scor­si lo ha at­tac­ca­to per la tem­po­ra­nea sos­pen­sio­ne del ser­vi­zio dell’equi­pe psi­c­o­pe­da­go­gi­ca, riat­ti­va­to nei gior­ni scor­si con de­li­be­ra della Giun­ta mu­ni­ci­pa­le.
Ques­to il testo della let­te­ra dell’am­mi­nis­tra­to­re.
“Che gran­de de­lu­sio­ne! Nel giro di una set­ti­ma­na o poco più, il mondo po­li­ti­co vit­to­ri­ese, seg­na­ta­men­te quel­lo della “vi­gi­le” op­po­si­zio­ne, è stato at­tra­ver­sa­to da quel­la che in psi­chia­tria si chia­ma “per­ce­zio­ne de­li­ran­te” ov­ve­ro di quel fe­no­me­no psi­chi­co che per­met­te ad un in­di­vi­duo di ve­de­re una realtà che non esis­te ov­ve­ro an­co­ra d’in­ven­tar­si la realtà. Cosa non è stato detto sulla presun­ta, ma non vera, so­p­pres­sio­ne delle co­sid­det­te equi­pe pe­da­go­gi­che! In­nan­zi­tut­to, nes­su­no le ha ap­pun­to so­p­pres­se. Chi, come il sot­tosc­rit­to,che con il con­sen­so e l’esor­ta­zio­ne del Sin­da­co e della Giun­ta tutta ha vo­lu­to fare chia­re­z­za e met­te­re or­di­ne in una ques­tio­ne de­li­ca­tis­si­ma, è stato in­ves­ti­to dalla de­ni­gra­zio­ne dell’il­lu­mi­na­ta De­stra e della non meno colta Si­nis­tra per le sue scel­te scel­le­ra­te, in­com­pren­si­bi­li e dan­no­se per cui avrei do­vu­to dar conto e ra­gio­ne non solo alla comunità ma anche, senza blas­fe­mia, a nos­tro Sig­no­re. Cari amici, siete ca­pi­ta­ti male! Mi avete of­fe­so per­so­nal­men­te, di­mos­tran­do di non es­se­re leali con me. E per me i va­lo­ri umani, in spe­cie l’onestà in­tel­let­tua­le e non ul­ti­mo l’onore, hanno an­co­ra un senso!E avete pure uti­li­z­za­to, pu­bbli­can­do­lo, un mio sms pri­va­to, tras­m­es­so­vi da un com­po­nen­te (per­so­na in­fi­da e di­so­nes­ta, a cui va il mio bi­a­si­mo pro­fon­do) a cui per cor­ret­te­z­za mo­ra­le e is­ti­tu­zio­na­le avevo co­mu­ni­ca­to l’atto di sos­pen­sio­ne. Sa­pe­va­te be­nis­si­mo quale fosse la si­tua­zio­ne, per­ché ne ave­v­a­mo par­la­to; sa­pe­va­te be­nis­si­mo che mi stavo im­pe­g­nan­do per la miglio­re delle so­lu­zio­ni, così come è stato. Ad­di­rit­tu­ra, ci era­v­a­mo detti, tutti co­lo­ro che ab­bia­mo com­pe­ten­ze nel campo socio-​psico-pedagogico, dob­bia­mo im­pe­g­nar­ci insie­me per con­fi­gu­ra­re un ser­vi­zio re­al­men­te utile e fun­zio­na­le. E dico tutti, anche i pro­fes­sio­nis­ti im­pe­g­na­ti, con cui ci era­v­a­mo già in­con­tra­ti e con cui ave­v­a­mo con­ve­nu­to di col­la­bo­ra­re per miglio­ra­re il ser­vi­zio per­ché l’at­tua­le ser­vi­zio è stato ri­te­nu­to da loro st­es­si as­so­lu­ta­men­te in­ad­egua­to. E ciò av­ve­ni­va, per dirla tutta, per­ché, così come tutti pen­sia­mo, al di là delle ap­pre­z­za­bi­lis­si­me in­ten­zio­ni in­izia­li, un si­mi­le ser­vi­zio è una sorta di presa in giro, quasi un in­gan­no che serve sol­tan­to a dis­pen­sa­re in ma­nie­ra as­sis­ten­zia­lis­ti­ca qual­che spic­cio­lo a gio­v­a­ni di­soc­cu­pa­ti, a sal­va­re dai sensi di colpa il mondo della scuo­la, sem­pre più in­ef­fi­cien­te ris­pet­to ai li­vel­li de­fi­ci­ta­ri di ap­pren­di­men­to, e in­fi­ne a fare in­scri­ve­re sulle ban­die­re dei par­ti­ti un ob­iet­ti­vo o un me­ri­to po­li­ti­co per sus­ci­ta­re qual­che con­sen­so. E in­ve­ce mi sono ri­tro­va­to im­mer­so nel vi­tu­pe­rio me­dia­ti­co, vit­ti­ma dell’in­con­ten­ibi­le pro­ta­go­nis­mo della non po­li­ti­ca, di chi ha perso il con­tat­to con la realtà po­li­ti­ca vera e se ne in­ven­ta un’altra, direi quasi come don Chi­sciot­te. Senza, però, le mo­ti­va­zio­ni mo­ra­li ed esis­ten­zia­li dell’er­ran­te cav­a­lie­re ibe­ri­co. E quali le ra­gio­ni di quel­la mo­ra­lis­ti­ca pro­ter­via ac­cu­sa­to­ria? Non certo per di­fen­de­re i di­rit­ti e la sa­lu­te dei cit­ta­di­ni, che sono ben di­fe­si, come di­mos­tra­to, dall’Am­mi­nis­tra­zio­ne e nella fat­ti­spe­cie da me. Forse per finalità elet­to­ra­listi­che? Oddio! Se così fosse do­vrei pen­sa­re che tutto ques­to ac­ca­ni­men­to è stato pro­vo­ca­to dall’in­ten­to di ac­chi­ap­pa­re qual­che voto nelle pros­si­me com­pe­ti­zio­ni elet­to­ra­li? Non posso pen­sa­re che ciò sia vero! E fin qui posso an­co­ra tol­le­ra­re, gra­zie alla mia espe­rien­za e cul­tu­ra po­li­ti­ca. Ma ciò che non posso as­so­lu­ta­men­te so­p­por­ta­re e che quin­di devo de­nun­cia­re alla pu­bbli­ca opi­nio­ne sono il “con­trab­ban­do” in­tel­let­tua­le e la ma­ni­po­la­zio­ne mo­ra­le che sono stati fatti di quel­la che si chia­ma, cosa che non co­nos­co­no i miei de­ni­gra­to­ri, “cura edu­ca­ti­va” che non ha nulla a che ve­de­re con l’as­sis­ten­za edu­ca­ti­va, né con l’in­te­gra­zio­ne sco­las­ti­ca e della disabilità. La mia in­tel­li­gen­za mo­ra­le ri­fiu­ta che la st­es­sa sia di­ven­ta­ta ogget­to di stru­men­ta­li­z­za­zio­ne della po­li­ti­ca. Ma cosa ha mai fatto la De­stra in Ita­lia per svi­lup­pa­re la “cura edu­ca­ti­va” se non con­tri­bui­re al con­so­li­d­amen­to dell’anacro­nis­mo sco­las­ti­co e delle con­di­zio­ni di ap­pren­di­men­to, alla pie­tri­fi­ca­zio­ne della disabilità e dei di­sa­gi so­cia­li, che hanno posto il nos­tro sis­te­ma edu­ca­ti­vo agli ul­ti­mi posti nelle gra­dua­to­rie OCSE? E cosa ha mai fatto di non ver­ba­lis­ti­co e di non dema­go­gi­co quel­la che dice di es­se­re la “vera” Si­nis­tra per con­tri­bui­re allo svi­lup­po di personalità criti­che e alla for­ma­zio­ne di in­di­vi­dui sani e ca­pa­ci, se non darci ad­oles­cen­ti senza identità e senza stru­men­ti in­tel­let­tua­li e cul­tu­ra­li?”

di Redazione16 Apr 2015 17:04
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