Province? Tutto da rifare. Crocetta finito? Forse. Domani la proroga dei commissari
Tutto da rifare. La riforma delle Province regionali viene bloccata con 36 voti in favore dell’emendamento dei 5 Stelle, che andava contro il primo articolo della Riforma difeso solo da 22 (sui 29 iscritti a votare) della maggioranza, quindi sono almeno 5 i franchi tiratori. La discussione non si è protratta come si poteva immaginare, ad esser stato bocciato, infatti, è stato il primo articolo della riforma, in tal modo è tutto l’impianto della Riforma ad esser stato messo in discussione, in questo modo è la maggioranza stessa di Crocetta che si sgretola, forse per l’ultima volta. Adesso, come ricorda il presidente Ardizzone, bisognerebbe approvare la proroga dei Commissari, il cui incarico è scaduto oggi.
Il fatto politico importante sono proprio quei 5 franchi tiratori. Il Pd sta voltando le spalle al presidente Crocetta? Per il segretario regionale dei democratici Raciti: “Occorre aprire sin da subito una seria riflessione”. L’onorevole Ferrandelli (Pd) ha già pronta la lettera di dimissioni e chiama in causa il suo segretario, “Bisogna fare chiarezza all’interno del PD. Per me – dichiara Ferrandelli – l’esperienza Crocetta è chiusa”.
“Il ddl a firma Rosario Crocetta sulla riforma delle Province cade al primo articolo, che rappresentava i principi cardine dell’intera legge, affossato dall’Aula di Palazzo dei Normanni. La maggioranza PD e l’esecutivo, che hanno tentato di fare passare una legge che null’altro è se non il frutto di un pasticcio, nonostante gli inviti dell’opposizione a dare priorità al Bilancio regionale, sono stati puniti”, così l’on. Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.