Si temeva un rapimento, ma la Polizia riesce a chiarire tutto

L’allarme è scattato alle 21.30 di ieri sera. Con una telefonata alla centrale del Commissariato di Polizia di Vittoria si richiedeva aiuto. A dire dell’interlocutrice, una signora italiana che telefonava per conto di una famiglia di origini tunisine, una ragazzina quindicenne, figlia di vicini di casa per l’appunto tunisini, era stata rapita poco prima da alcuni giovani giunti a casa.

Le Volanti immediatamente si recavano a casa della presunta vittima, in una zona centrale cittadina.
Sul posto il caos più totale. La madre della ragazza che si graffiava il volto e tanti parenti della famiglia. Difficilissimo stabilire i contatti dato che tutti parlavano arabo.
I poliziotti intervenuti quindi per prima cosa cercavano di stabilire un po’ di calma e rintracciavano una donna tunisina che potesse fungere da interprete. Fatto ciò si assumevano le prime informazioni.
Una famiglia tutta al femminile. La madre separata dal marito che assieme a due figlie è in Tunisia, lei qui in Italia con altre due figlie minori.
La madre era stata fuori casa ed al ritorno non aveva trovato la figlia B.H.M. quindicenne; aveva chiesto ai vicini ed aveva saputo che intorno alle 18 era stata vista sostare dinanzi casa un’auto con dei ragazzi. Poi non era più chiaro se la ragazzina fosse salita spontaneamente a bordo del veicolo perché conosceva bene i ragazzi oppure se fosse stata prelevata con la forza. Gli Agenti hanno controllato bene dentro casa e non hanno trovato i documenti della ragazzina, in particolare il suo passaporto che non era dove la madre lo aveva conservato.
A quel punto si è cominciato a pensare che potesse essere stato un volontario allontanamento della ragazza che comunque contattata al suo telefono cellulare, non rispondeva.
Individuati alcuni amici, sono stati interpellati se avessero visto la ragazza, alcuni hanno riferito che nel primo pomeriggio era stata vista in un bar, poi più nulla.
Le pattuglie intanto la ricercavano in tutti i luoghi solitamente frequentati dai giovani ed in quelli dove alcuni coetanei connazionali avevano riferito che frequentasse di solito, ma nulla.
Dopo decine di chiamate telefoniche con amici e parenti, peraltro tutte in arabo e mediate dalla collaborazione dell’interprete, si riusciva infine a parlare con la giovane scomparsa, che riferiva di essere in profondo disaccordo con la madre e di essersi allontanata volontariamente, non volendo più fare rientro in casa.
La mediazione di un Ispettrice di Polizia ha tuttavia indotto la ragazzina a più miti convincimenti, tant’è che si è fatta trovare da sola in Piazza del Popolo dove si è affidata alla Poliziotta.
Infine il ritorno a casa dalla madre e la riappacificazione.
All’alba di oggi era tutto finito.
Una dettagliata informativa sarà indirizzata alla Procura della Repubblica per i Minorenni ed ai Servizi Sociali del Comune.

di Redazione14 Mar 2015 15:03
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