L’on. Dipasquale ha presentato un ddl: 1000 euro per ogni figlio nato, 3000 euro per evitare lo sfratto
Presentato stamani all’Ars, a firma del deputato Nello Dipasquale, il ddl dal titolo “Sicilia Solidale” che istituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie che vivono particolari situazioni di disagio economico. L’intervento prevede un contributo per i nuclei familiari in difficoltà per il triennio 2015-2017.
E’ l’articolo 2 a disciplinare l’erogazione del contributo prevedendo 1000 euro una tantum per ogni figlio nato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. Al fine di sostenere i nuclei familiari numerosi, con questo disegno di legge la Regione andrebbe inoltre a prevedere in favore delle famiglie con almeno tre figli a carico, un contributo annuale pari sempre a 1000 euro, con un incremento di 150 euro per ogni figlio oltre il terzo. Il ddl non dimentica il sostegno alle famiglie con persone disabili istituendo un contributo annuale, sempre nel triennio 2015–2017, pari a 1000 euro per ogni persona disabile a carico. Un altro importante passaggio riguarda il concreto aiuto a sostegno delle famiglie che hanno lo sfratto esecutivo in corso. Previsto infatti un contributo una tantum di 3000 euro con l’obiettivo di sospendere le procedure.
“Vogliamo davvero una Sicilia solidale – spiega l’on. Nello Dipasquale – e crediamo che siano necessarie misure di sostegno alle famiglie in difficoltà. La proposta di legge che ho presentato riassume un progetto di solidarietà contro la povertà e a supporto delle famiglie che hanno problemi economici. Un aiuto concreto, che non va di certo confuso con l’assistenzialismo, ma assolutamente necessario in un periodo di crisi come quello attuale per supportare chi ha bisogno di essere aiutato”.
La misura è rivolta a tutti i residenti in Sicilia da almeno cinque anni e i contributi possono essere tra loro cumulati. Sono esclusi dalla presentazione dell’istanza coloro che hanno riportato condanne con sentenza definitiva per reati e associazione di tipo mafioso e coloro che occupano abusivamente le abitazioni.