Il consigliere Nicita, alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, altri di Forza Italia, appoggiano Lab 2.0

La compagine del Laboratorio 2.0 si allarga. Continuano a cresce gli esponenti della società civile e del mondo politico che condividono il progetto di rinascita politica, culturale e sociale del Lab. 2.0, un progetto, ricordiamolo, nato appena 10 mesi fa.
Da oggi il Lab. 2.0 potrà vantare, tra i suoi sostenitori il consigliere comunale, Manuela Nicita, ex M5S, Viviana Dinatale, Carmelo Sciara, Patrik Raniolo e Carmelo Occhipinti, di Fratelli d’Italia, Giovanni Criscione, come rappresentante del Club Xiumé di Forza di Italia, Alessandra Leonardi e Francesca Andolina.

“Non posso che complimentarmi con la consigliera Nicita per la rettitudine d’animo e per il coraggio che ha dimostrato, prima, nell’abbandonare il M5S e, poi, nell’aderire al Laboratorio – ha dichiarato Sonia Migliore, portavoce in Consiglio del Lab. 2.0. La Nicita quando aderì al M5S, lo fece scommettendo e credendo in un progetto politico, un progetto, però, ma sarà lei a parlarne, sconfessato nella pratica dai suoi stessi esponenti. Sono lieta che Manuela Nicita ha compreso lo spirito genuino che anima il Laboratorio, che è un’associazione apartitica, fatta di donne e uomini che si spendono per la propria città. Questa scelta è un atto politico importante e straordinario, di solito, infatti, assistiamo a politici che trasmigrano nella coalizione di governo, solo per un mero calcolo utilitaristico. Qui, invece, assistiamo al percorso inverso. Questa continua dimostrazione di fiducia nel nostro lavoro, nel nostro progetto, vale più di tante parole. In soli dieci mesi siamo riusciti ad invertire la piramide, un nostro vecchio sogno. Non è il vertice a dettare la linea politica, ma è la base, perché la politica deve essere al servizio dei cittadini e mai il contrario. Il laboratorio – conclude la Migliore – è aperto a tutti quei consiglieri pentastellati che hanno e stanno soffrendo lo stesso disagio della Nicita, a cui tendiamo una mano di coraggio”.

“Siamo, sono emozionato – prosegue Claudio Castilletti, presidente del Laboratorio 2.0 – per questa continua e crescente dimostrazione di fiducia nel nostro progetto. La nostra idea, il nostro progetto, ormai ha messo delle solide radici in città. E’ in continua crescita il numero di simpatizzanti ed amici che si avvicinano al Laboratorio, che sposano la nostra idea, e questa è la manifestazione più evidente della concretezza del nostro progetto e del fatto che abbiamo lavorato bene. Il nostro lavoro è ben lungi dal concludersi, ma ciò ci sprona a continuare su questa strada. Noi stiamo lavorando per la Ragusa del domani. Colgo l’occasione – conclude Castilletti – per anticiparvi che in febbraio organizzeremo la nostra prima kermesse, durante la quale presenteremo il nostro manifesto programmatico”.

“Fare politica non era nei miei progetti di vita – dichiara Manuela Nicita –. Il Movimento 5 stelle mi candidò, infatti, solo per rispettare le quote rosa. Con mia grande sorpresa, fui eletta. Da quel momento in poi, sono fatta così, mi dedicai anima e corpo a questa avventura. Sento il peso di questa responsabilità, sento l’onore e l’onere di rappresentare tutti i miei concittadini. Ben presto mi resi conto, però, che tutte le nostre buone intenzioni si infrangevano contro un certo modo di fare politica. Posso dire che all’interno del Movimento non c’è comunicazione, non c’è condivisione né dei programmi né delle azioni di governo. Se sei donna, tutto ciò, lo senti ancora di più.
Con Sonia e con tutto il Laboratorio, invece, si è instaurata sin da subito un certa sintonia, qui c’è un confronto reale, vivo e dinamico. Ognuno di noi, certo, ha la sua visione politica, ma questo non ha rappresenta un limite, anzi è il valore aggiunto di questa realtà”.

“Noi quattro – continua Carmelo Sciara – abbiamo sposato subito il progetto del Laboratorio, rimanendo comunque nel nostro partito di appartenenza, perché Ragusa ha sete di politica, politica intesa come attivismo, politica intesa nel senso più nobile del termine. E qui – prosegue Sciara – abbiamo trovato un altro spazio dove poter progettare, studiare e proporre soluzioni per la nostra città. Questa è una fucina di idee ed è questo che ci piace, indifferente alle divisioni partitiche, solo perché tutti siamo accomunati da un unico obiettivo: ritornare a fare politica, ridare lustro a questa. Non è possibile – conclude Sciara – che questa amministrazione continui a trattare in questo modo la cosa pubblica”.

“Abbiamo deciso di aderire al Laboratorio – continua Giovanni Criscione, del del Club Xiumé di Forza di Italia – perché riteniamo che si tratta di un luogo dove diverse anime della città, caratterizzate anche da esperienze politiche diverse, ma accomunate dalla volontà di fare opposizione all’attuale amministrazione pentastellata, possono riunirsi, confrontarsi, discutere dei temi che interessano i cittadini facendo sintesi e creando proposte concrete da sottoporre innanzitutto ai ragusani e poi all’amministrazione. Non è il momento di trincerarsi dietro bandiere politiche ma di lavorare insieme per il bene di tutti pur mantenendo la propria identità”.

“In chiusura di questa splendida giornata – precisa Livio Tumino, vicepresidente del Laboratorio 2.0 – vorrei aggiungere solo una cosa: il Laboratorio politico culturale 2.0 non è contro il Movimento 5 stelle, né contro nessuno. Noi siamo contro la cattiva amministrazione. Più di una volta abbiamo provato ad instaurare un dialogo con Palazzo dell’Aquila, proponendo idee, soluzioni, offrendo gratuitamente la nostra collaborazione. Peccato che la nostra buona volontà non è stata mai capita. Saremmo ben lieti, se un giorno potessimo collaborare insieme”.

di Redazione31 Gen 2015 20:01
Pubblicità