Sonia Migliore: “Piccitto vuole che Ragusa abbia un teatrino, ma non glielo permetteremo. Ragusa si merita un teatro”

“Le dichiarazioni fatte in conferenza stampa dal sindaco Piccitto, da Iannucci e dal presidente del Consiglio, Giovanni Iacono, non sono altro che la prova di come questa Amministrazione proceda a tentoni. Schiacciati dalla loro inerzia, dalla loro incompetenza, messi alle strette dagli atti giudiziali dei progettisti ed incalzati dal referendum di iniziativa popolare, hanno ben deciso di voler recuperare la struttura dell’ex cinema Marino, per adibirla a spazio culturale polifunzionale. Quindi non un teatro vero e proprio, ma un teatrino. Peccato che queste stesse cose, mi furono dette nella risposta alla mia interrogazione del 31 marzo 2014. Nulla di nuovo, perciò”. A dichiararlo è il consigliere comunale e portavoce del Laboratorio politico culturale 2.0, Sonia Migliore,

“La novità – prosegue la Migliore – sta, invece, tutta nel pasticcio che l’Amministrazione sta combinando rigettando il progetto dell’architetto Baldo, che era già esecutivo, volendolo sostituire con uno ex novo. Non dimentichiamo, che il costo per l’intera operazione, ha già subito un aggravio di circa 600 mila euro, a causa dell’aggiornamento del preziario relativo agli anni 2013 e 2014, di quest’ultimo anno non abbiamo ancora contezza, dall’altro lato, molto probabilmente, la riscrittura del nuovo progetto, ci farà perdere lo stanziamento del Ministero, di 1 milione e 400 mila euro. Infatti, per poterne usufruire bisognerà inviare il nuovo progetto al Ministero, dilatando enormemente i tempi. Certo se l’Amministrazione si fosse mossa in altro modo, adesso, non ci troveremmo in questa condizione. Lo diciamo – dichiara la Migliore – da 18 mesi a questa parte: i soldi per realizzare il teatro c’erano. Il Comune ha già accantonato 2 milioni e mezzo di euro dalla legge su Ibla, più 1 milione e 400 mila euro erano stati stanziati dal Ministero. Inoltre se avessero approvato i nostri emendamenti, oggi, quel capitolo sarebbe stato rimpinguato di un altro milione di euro, a tutto ciò vanno aggiunti i 2 milioni e mezzo di euro per l’esproprio. Ma l’inerzia che contraddistingue questa Amministrazione, la loro incapacità, ha congelato tutto, facendo aumentare i costi e mortificando la città. Cosa possiamo dire adesso? Che nulla è cambiato, che nessuno ha vinto, che la città ha perso; Ragusa così può aspirare solo ad avere un teatrino e non un teatro”.

“Piccitto in conferenza stampa dimentica – ricorda la Migliore – di parlare di quello che, il suo assessore Stefano Martorana, definì, poco tempo fa, un disallineamento nei conti della Legge su Ibla, ossia dell’ammanco di 8.197.413,00 euro, certificato lo scorso 17 dicembre dalla ragioneria. Sono, infatti, 19.481.375,00 euro i soldi impegnati per la realizzazioni delle varie opere con la Legge 61/81, ma se vi è una disponibilità di cassa di soli 11.283.962,00 euro, vuol dire che qualcosa non va e che Piccitto ha prodotto due bilanci, coprendo questo ammanco, ma come lo ha fatto? La vicenda, è evidente, a questo punto diviene estremamente complessa e potrà essere risolta solo in Consiglio comunale con delle variazioni al Piano di spesa. Se questo è l’intento della maggioranza, cioé realizzare il teatro, la soluzione praticabile è solamente una, il Consiglio dovrà approvare gli emendamenti che presenteremo per coprire la rimanenza delle somme utili alla realizzazione dello stesso. Una cosa è certa – conclude la Migliore – noi non ci fermeremo con il referendum, noi vogliamo che Ragusa abbia un teatro e non un teatrino”.

di Redazione18 Dic 2014 18:12
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