Atto d’indirizzo del commissario Cartabellotta in difesa dell’università iblea
Consorzio Universitario Ibleo, il commissario straordinario Dario Cartabellotta interprete delle istanze dei tavoli istituzionali e del partenariato socio-economico per il mantenimento della presenza universitaria nel territorio ibleo, non solo con la Struttura Didattica Speciale di Lingue, ha deciso di avviare una nuova fase concertativa che qualora conseguisse gli auspici sperati, potrebbe giustificare anche la eventuale rivisitazione del ruolo dell’ex Provincia Regionale di Ragusa, oggi Libero Consorzio Comunale, in seno allo stesso Consorzio Universitario.
Il commissario straordinario ha deliberato un atto indirizzo che lo impegna “a promuovere il coinvolgimento finanziario e partecipativo nel Consorzio Universitario di tutte le istituzioni pubbliche e degli organismi privati (imprese, associazioni, fondazioni) rappresentativi del tessuto socio-economico ed istituzionale nel cui ambito territoriale ricadono i vantaggi di mantenere l’organismo consortile, non solo per la valenza culturale e strategica che esso è in grado di assolvere nell’ambito della promozione e dell’organizzazione della formazione universitaria nel territorio ibleo, ma anche ex se, in quanto presenza in grado di accrescere il rating attrattivo della complessiva configurazione socio-economica-culturale del sistema locale; ciò consentirebbe di ampliare la governance del Consorzio universitario, di diluire i pesi finanziari nell’ottica della sostenibilità nel lungo periodo in capo a tutti i soggetti partecipanti, secondo le rispettive possibilità contributive, restituendo la governance del consorzio al sistema locale ibleo recuperando la sua naturale vocazione; nonché a favorire un’azione di sensibilizzazione della deputazione regionale iblea in direzione verticale, ovvero tesa a coinvolgere le istituzioni regionali (Governo e Assemblea) affinché, anche nell’ambito del nuovo ruolo che i liberi consorzi comunali si accingono a svolgere nel mutato contesto che sarà delineato al termine della attuale fase transitoria prevista dalla L.R. 8/2014, si provveda non solo ad inquadrare chiaramente il rapporto fra gli enti di area vasta e detti consorzi universitari e si dischiudano possibilità concrete affinché i liberi consorzi comunali possano svolgere nella logica della sussidiarietà le funzioni di programmazione loro attribuibili nel campo della formazione anche universitaria, ove possibile e necessario anche mediante partecipazione diretta in un quadro finanziario sostenibile e compatibile con la necessità di garantire l’assolvimento prioritario delle funzioni fondamentali, essenziali e inderogabili in atto e in prospettiva loro assegnate, mediante trasferimenti certi e adeguati rispetto all’esigenza di garantire gli equilibri finanziari ed economici di bilancio; oltre a mantenere un dialogo permanente con il Consorzio Universitario per verificare da una parte l’impegno dello stesso a concorrere ad una “spending review”nelle spese gestionali che faciliti l’esito complessivo della sostenibilità delle partecipazioni come sopra auspicate e dall’altra, costruire un percorso condiviso con tutti gli attori coinvolti nel processo partecipativo”.