Accoltella la propria badante, ma non riesce ad ucciderla
I carabinieri della stazione di Marina di Ragusa hanno arrestato un uomo di 83 anni per tentato omicidio e lesioni nei confronti della propria badante.
La centrale operativa provinciale dei carabinieri di Ragusa è stata allertata poco dopo le 14 dal 118. Una donna a Marina di Ragusa era ferita e le lesioni apparivano chiaramente da taglio, poteva pertanto essere stata dolosamente ferita.
Subito una pattuglia della Stazione di Marina di Ragusa, capeggiata dal comandante, è andata sul posto a vedere, giusto in tempo per trovare la donna sulla barella che stava per essere caricata nell’ambulanza e strapparle poche parole sulla dinamica dei fatti. Ed è stata una fortuna, poiché successivamente la donna, giunta in ospedale, era talmente sotto shock da non riuscire a riferire bene ai carabinieri come fossero andate le cose.
Entrati in casa i militari già avevano un’idea di come fossero andati i fatti e presto anche l’indagato ha apertamente confessato tutto. Giovanni Arrabito, pensionato 83enne originario di Scicli ma residente a Marina di Ragusa, ha ammesso di aver colpito la propria badante con tre fendenti utilizzando un coltello da cucina (della lama di circa dieci centimetri) che aveva a portata di mano.
L’uomo è stato arrestato per tentato omicidio e lesioni personali aggravate e il coltello è stato sequestrato. Dopo le operazioni di foto-segnalamento, su parere del pubblico ministero dott.ssa Serena Menicucci della Procura della Repubblica di Ragusa e per evidenti limiti d’età, l’indagato è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
La donna, una cinquantatreenne, è stata ricoverata in ospedale poiché affetta da ferite multiple da fendente e una lesione ai tendini dell’avambraccio sinistro, guaribili in 30 giorni salvo complicazioni.
I militari hanno anche ricostruito i futili motivi che hanno portato al triste fatto. Pare che l’uomo già da tempo si fosse lamentato per ammanchi di danaro in casa e avesse sospettato della donna. Ieri, accortosi che mancavano dei soldi in casa e che la chiave della cassaforte non era in tasca, ha accusato la donna di aver preso i soldi. Questa, per tutta risposta ha risposto all’ottuagenario in malo modo, sicché lui, sentitosi offeso, ha afferrato il coltello e l’ha colpita tre volte. Non è chiaro se la storia dei furti sia vera poiché al momento è difficile da accertare. Quello che sembra evidente, invece è che la donna lavorasse (poiché difficilmente continuerà a farlo…) presso la casa del pensionato “in nero” ovvero senza alcun contratto di lavoro ne’ men che meno contributi assistenziali e previdenziali pagati.
I carabinieri di Ragusa, pertanto, hanno informato i colleghi del Nucleo CC ispettorato del lavoro di Ragusa che accerteranno anche questo.