La Busso precisa: nessuna tensione tra la ditta e gli operai, ma…

L’impresa ecologica Busso Sebastiano, ditta che gestisce il servizio di igiene ambientale sul territorio comunale della città di Ragusa, ha inviato una nota al prefetto e al sindaco avente ad oggetto lo stato di agitazione dei lavoratori. Nella lettera, viene innanzitutto dato riscontro al documento firmato dal prefetto, con data 22 settembre 2014: l’azienda fornisce ampie rassicurazioni circa la disponibilità a seguire con la massima attenzione lo stato di agitazione messo in atto dai lavoratori, sostenuti da alcune sigle sindacali. “Giova, tuttavia, precisare – è chiarito nella nota dell’impresa – smentendo le illazioni che hanno trovato spazio sugli organi di stampa in questi giorni, che nessuna preordinata azione vessatoria è stata posta in essere dall’azienda, avendo questa semplicemente reagito, nell’esercizio legittimo dei diritti contrattuali e nel rispetto delle garanzie di legge, a comportamenti palesemente ostruzionistici posti in essere da alcuni lavoratori ed intesi a creare disagi nell’organizzazione del delicato servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Si consideri, per esempio, che numerose sono state le assenze giustificate da improvvisa malattia, per tutti concentrata nei giorni tra sabato a lunedì, vale a dire in quei giorni nei quali più difficoltoso è approntare servizi sostitutivi e, in pratica, impossibile avviare le verifiche del caso”. “Non solo – aggiunge l’impresa ecologica Busso Sebastiano – la comunicazione delle improvvise assenze è spesso avvenuta in violazione dei doveri imposti, in tali casi, dal contratto, vale a dire con un preavviso di appena pochi minuti dell’inizio del turno, così rendendo, ovviamente, difficoltoso (o addirittura impossibile) approntare servizi sostitutivi. Numerosi, poi, sono i comportamenti intesi a creare disagi nella raccolta dei rifiuti e disservizi per l’utenza. Ovviamente non sfugge alla nostra azienda che tali “anomali” comportamenti possano essere il sintomo di un diverso malessere e prodromici a rivendicazioni di più varia natura”. Per la ditta Busso, “se così è, la nostra azienda – è scritto ancora – non chiede di meglio che affrontare con le organizzazioni sindacali e con la mediazione delle istituzioni, a cominciare dal prefetto, in modo franco e leale, le eventuali rivendicazioni, fermo restando che continueremo a reagire, nel legittimo esercizio delle nostre prerogative (e nel superiore interesse del buon andamento del servizio) a comportamenti gravemente contrari ai doveri dei lavoratori. Quanto alle supposte preferenze dell’azienda per alcune sigle sindacali a detrimento di altre, si tratta, con ogni evidenza, di argomenti destituiti di qualsiasi fondamento. L’interesse esclusivo dell’impresa ecologica è condurre, con tutte le sigle sindacali, il confronto istituzionale. Se poi, alcune (anche significative e prestigiose) sigle sindacali non intendono avallare i comportamenti ostruzionistici di alcuni lavoratori non è certo problema della nostra azienda che non ha mai inteso e non intende interferire in alcun modo con le dinamiche e i rapporti interni tra le organizzazioni sindacali”. La Busso, altresì, sottolinea che “proprio mentre ci accingiamo a chiudere la nota in questione, un fatto di inaudita gravità è avvenuto all’interno dell’azienda, già denunciato alla locale Stazione dei carabinieri (prontamente intervenuti per le indagini del caso), probabile effetto del clima di agitazione e tensione di questi giorni. Un dipendente, munito di coltello, ha minacciato ieri mattina un altro lavoratore, colpendolo poi al volto e causandogli gravi contusioni all’occhio, tanto che si è reso necessario il ricovero ospedaliero. Anche in ragione di ciò e alla luce di tale ultimo gravissimo fatto, chiediamo al prefetto di Ragusa di convocare con urgenza le parti per favorire il ritorno ad un clima di maggiore serenità all’interno dell’azienda. Confermiamo la piena disponibilità al confronto”.

di Redazione03 Ott 2014 16:10
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