Tassa di soggiorno. Botta e risposta tra l’assessore Scarso e il presidente dell’Ascom
Lo scorso 27 settembre l’assessore al Turismo di Pozzallo, Giorgio Scarso ha incontrato alcuni titolari di strutture ricettive, quali Alberghi e Bed & Breakfast, per informarli che la Giunta Municipale ha deliberato l’istituzione della tassa di soggiorno per i turisti che decideranno di trascorrere le vacanze a Pozzallo.
“Durante l’incontro – dichiara l’assessore – ho letto gli articoli salienti del regolamento, spiegando in particolare che i proventi di tale contributo, come previsto dall’articolo 1 del regolamento approntato dagli uffici comunali e che sarà sottoposto al vaglio del Consiglio comunale, saranno destinati a finanziare interventi in materia di turismo al fine di migliorare la promozione e la fruizione dei siti di interesse turistico e culturale con i relativi servizi di informazione ed intrattenimento”.
I Comuni limitrofi quali Ragusa, Modica e Scicli hanno già istituito questa imposta, presente oramai in quasi tutte le principali realtà turistiche italiane.
“Non si tratta, come invece strumentalmente ha affermato il presidente dell’Ascom pozzallese, di coprire falle del bilancio. Di queste, delle quali sicuramente lui è a conoscenza, ne abbiamo ereditate in numero sproporzionato a causa di allegre politiche finanziarie legate al passato”. Spiega Scarso che continua: “Oggi voglio guardare avanti e costruire una realtà solida che possa avere gli strumenti adeguati per garantire, anche attraverso queste entrate, solidità al reparto turistico, con interventi specifici in un ambito che ha dovuto subire, per cause di forza maggiore, importanti tagli nel bilancio comunale. Di fronte, però, troviamo ancora una volta Manenti che strumentalizza le proposte dell’Amministrazione comunale, e che è incapace, allo stesso tempo, di avanzare una sola proposta utile allo sviluppo di questa città. L’Amministrazione comunale non sta decidendo di introdurre una tassa per le strutture ricettive, ma una imposta che dovranno andare a pagare i turisti che decidono di venire a Pozzallo”.
“Si tratta – conclude – di un esborso di cifre irrisorie, 1 euro o 50 centesimi, e non credo che possano essere queste somme a decidere di far cambiare opinione a chi desidera venire in vacanza a Pozzallo.
Poi, se Manenti vuole fare politica e polemica a tutti i costi, faccia pure…”