Chiaramonte Gulfi. Aveva un arsenale in casa
In casa aveva una pistola semiautomatica Beretta mod. 935, calibro 7.65 completa di caricatore con otto cartucce e un fucile marca Bernardelli cal. 12 con 72 cartucce dello stesso calibro.
Il problema è che a tenerle era un pregiudicato e che risultavano essere state rubate il 13 settembre scorso da un’abitazione di Comiso al legittimo e legale detentore, un 48enne originario di Chiaramonte Gulfi.
E’ così finito in manette GILIBERTO Danilo, 30 anni, già con pregiudizi per reati contro il patrimonio ed in materia di armi.
La Polizia di Vittoria da giorni lo sospettava di essere autore di reati contro il patrimonio e lo teneva d’occhio. Nel primo pomeriggio di ieri gli agenti sono andati a casa sua ed hanno bussato alla porta. Prima silenzio, poi si è affacciata dal balcone del primo piano la moglie, ma la porta è rimasta chiusa, poi ancora si è affacciata un’altra donna, poi lo stesso Giliberto, ma la porta è rimasta chiusa per oltre 15 minuti senza che venissero fornite spiegazione. Alla fine il portone si è aperto, gli agenti sono entrati ed hanno perquisito la casa. In camera da letto era tutto a soqquadro, l’armadio con le ante aperte e i vestiti sparsi a terra e sul letto.
Gli Agenti hanno sospettato che durante la lunghissima attesa prima che si aprisse il portone, Giliberto che si presentava scalzo, avesse prelevato qualcosa dall’armadio che poi aveva portato fuori attraverso il cavedio adiacente. Hanno controllato ed hanno trovato le tracce dei piedi nudi del Giliberto su una tettoia vicino ed in fondo al cavedio hanno visto le armi.
Il fucile, lanciato da un’altezza di circa dieci metri presentava il calcio in legno parzialmente spezzato.
Di fronte all’evidenza Giliberto ha ammesso che le armi erano in suo possesso, riferendo di averle acquistate da un non meglio identificato soggetto di origine gelese.
In effetti gli accertamenti sulle armi hanno consentito di appurare che erano state trafugate il 13 settembre scorso. Il proprietario aveva sporto denuncia l’indomani.
Quello del furto di armi è uno dei pochi casi, contemplati dalla legge, di denuncia obbligatoria da parte del privato. Ossia il privato che subisce il furto di armi ha l’obbligo di farne immediata denuncia all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Condotto in Commissariato è stato tratto in arresto e dopo le formalità di rito e sentito il sost. Procuratore di turno, è stato condotto agli arresti domiciliari.
La Polizia di concerto con l’Autorità Giudiziaria effettuerà gli accertamenti di natura balistica sulle armi, inviandole alla Polizia Scientifica di Catania. Sono in corso ulteriori indagini volte ad acclarare responsabilità dell’arrestato in ordine ad altri furti registratisi recentemente.