Ancora sul Piano Triennale delle OO.PP. La conferenza degl’Otto

“Manca un’idea di sviluppo”, “Questo piano non ha alcuna visione programmatica”, “E’ un atto illegittimo e lo ammettono pure i dirigenti”, “E’ l’ennesima prova di come questa Amministrazione navighi a vista”, “Non esiste un atto che possa esser legittimato in corso d’opera”.

Queste sono solo alcune delle affermazioni che gli otto consiglieri di opposizione, in vero sette, Gianluca Morando era assente, ma appoggia pienamente la posizione dei colleghi (Sonia Migliore, Elisa Marino, Giorgio Mirabella, Angelo La Porta, Maurizio Tumino, Mario Chiavola, Gianluca Morando e Giuseppe Lo Destro) hanno fatto durante la conferenza stampa sul Piano triennale delle opere pubbliche. L’Amministrazione, come già abbiamo scritto, ha presentato in Consiglio un atto non a norma, che ha voluto legittimare in Aula, tramite la presentazione di alcuni emendamenti tecnici. Lo stesso presidente del Consiglio, Giovanni Iacono, ha definito, in una nota, un fatto “increscioso e grave” l’aver presentato un documento tanto incompleto. Inoltre, sono gli stessi uffici comunali che, rivolgendosi all’Amministrazione, scrivono che “per un errore materiale risultano errati gli importi delle opere inserite nell’elenco annuale”, ma ancora le opere dalla 81 alla 88 “riportano l’elenco dei RUP non aggiornato” ed ancora “non è stata allegata la planimetria” e “Manca l’elenco dei lavori delle opere fino a 100 mila euro”.

Adesso, lasciando da parte la questione prettamente giuridica ossia se un atto può essere legittimato in corso d’opera, il dubbio che viene è come è stato possibile presentare un documento, così importante, pieno zeppo di errori, dimenticanze e strafalcioni. Gli otto, ma non da oggi, hanno un’idea, forse non proprio stramba, ossia che la maggior parte dei documenti licenziati da questa Amministrazione sono frutto di un copia ed incolla dagli atti amministrativi del passato. Come accadeva a scuola quando si copia è facile dimenticare un rigo, utilizzare una parola piuttosto che un altra e così si corre il rischio di stravolgere il senso di una frase o di un’espressione matematica. Se i consiglieri hanno ragione tutto acquisterebbe un senso, riusciremmo a capire perché sono così tante le delibere tacciate di illegittimità o perché le gare d’appalto vanno quasi sempre deserte, e le proroghe si moltiplicano, o ancora perché ci sia tanto malcontento tra certi dirigenti del Comune. Ma queste sono illazioni e le lasciamo ad altri.

La conferenza è stata lunga, si sono dette tante cose, tra tutte ve ne vogliamo segnalare solo tre. Innanzitutto i progetti sulla gestione dei Beni Culturali. “Vi sono tre atti – dichiara Sonia Migliore – tre atti in contrapposizione tra loro e proposti nell’arco di pochi mesi. Con il primo l’Amministrazione aveva deciso di affidare i nostri monumenti (Castello di Donnafugata, Palazzo Zacco, Palazzo Cosentini e San Vincenzo Ferreri) tramite una procedura ristretta ad una qualche cooperativa o associazione che ne avrebbe fatto richiesta. Dopo poco – continua la Migliore – decidono di affidare, tramite un progetto di finanza, le case antistanti il Castello ad un qualche soggetto per una qualche attività. Adesso scopriamo che l’Amministrazione vuole concedere i monumenti, di cui sopra, gratuitamente a chi presenta un progetto per realizzare delle manifestazioni”. Tutte e tre delle belle iniziative, anche se sembrano contrastare le une con le altre, insomma pare ci sia un po’ di confusione sul destino di questi monumenti.

Il consigliere Lo Destro, invece, punta il dito sul centro storico e visto che i 5 Stelle non perdono occasione per ricordare la loro distanza dalle politiche dipasqualiane, li ripaga con la stessa moneta: “Ricordo (e lo fa con la solita verve, ndr.) il porto turistico, il rifacimento del Lungomare Andrea Doria o di via Roma. Questa Amministrazione, invece, proprio perché ha a cuore il centro storico, blocca il restauro del teatro La Concordia, congela il rifacimento della seconda parte di via Roma, stralcia il restyling di piazza Libertà e quello del tratto stradale tra questa e piazza Cappuccini. Raccontano solo bugie”.

“A proprosito della tanto decantata opera di efficientamento – dichiara Maurizio Tumino – voglio ricordare che Crocetta, su proposta di Dipasquale, ha stanziato un milione di euro per l’emergenza idrica a Ragusa. Bene, questa Amministrazione ne ha impegnati solo 300 mila euro. Perché?”

Sono tante le domande che pare non hanno e non avranno risposta, peccato perché l’Amministrazione potrebbe avviare un dibattito, sereno, con questa opposizione e spiegare il suo operato, provare a confutare le accuse che le vengono rivolte. Chiudersi a riccio, infatti, non giova e non fa altro che fortificare la tesi o le tesi degli otto.

di Redazione08 Lug 2014 17:07
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