Il sindaco Abbate e la trama ragusana contro Modica. Ma quando mai!

Sinceramente lo pseudo vittimismo del sindaco Ignazio Abbate sulla presunta trama ordita dalla politica ragusana ai danni della città di Modica ha un po’ stufato.
Comprendiamo l’esigenza di dover trovare quotidianamente una scusa, uno straccio di scusa, qualcosa che gli assomigli almeno un po’, per portare avanti il suo progetto di Libero Consorzio dell’antica Contea, ma arrivare a parlare di “migliaia di utenti che senza alcun pudore vengono umiliati dalle scelte scellerate di una classe dirigente dell’Asp asservita ad una classe politica ragusana che ha accentrato ogni possibile investimento esclusivamente negli ospedali di Ragusa, penalizzando di fatto gli altri nosocomi della ex Provincia” ci sembra fantascienza. Rivolgere queste accuse, poi, al direttore generale dell’Asp Maurizio Aricò, nominato ieri l’altro, oltre ad essere, a nostro avviso, di una maleducazione istituzionale sfrontata, è quasi un indizio di paranoia.
Non è la prima volta che il sindaco Abbate si dedica a speculazioni su quanto la politica sia stata avversa alla città di Modica in favore del capoluogo Ragusa, per cercare argomentazioni che possano giustificare la voglia di affrancarsi dalla ahinoi defunta Provincia regionale di Ragusa. Eppure la nostra memoria ci racconta rispetto alla politica dell’area modicana tutta un’altra storia: un presidente della Regione, l’on. Peppe Drago, che è stato anche assessore regionale al Lavoro un paio di volte e sottosegretario agli Esteri; un uomo, Innocenzo Leontini, non certamente ragusano, che è stato più volte assessore regionale all’Agricoltura e alla Sanità; il sen. Mario Occhipinti, sciclitano di nascita e politicamente attivo sempre nell’area della contea, sottosegretario ai Trasporti durante il secondo Governo D’Alema e il secondo Governo Amato; l’on. sen. Riccardo Minardo, dall’accento inconfondibilmente modicano e “prezzemolino” onnipresente dalla Camera, al Senato, all’Assemblea Regionale Siciliana su qualsiasi argomento interessasse anche solo da lontano la città del cioccolato; come dimenticare poi il nipote di quest’ultimo, l’on. Nino Minardo, vicino al ministro dell’Interno Angelino Alfano. L’on. Orazio Ragusa, caro sindaco Abbate, si chiama “Ragusa” di cognome ma è di Scicli, non faccia confusione, quindi anche lui è della contea. La senatrice Venerina Padua è anch’ella modicana. E potremmo continuare ancora e ancora. Ma allora, sindaco, non sarebbe il caso di piantarla con questa storia della “politica ragusana” in grado di “asservire” tutto e tutti?

di Leandro Papa08 Lug 2014 20:07
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