Presentata in conferenza stampa la prima mostra personale dell’artista Lucio Morando

È stata presentata ieri 17 giugno in conferenza stampa al centro commerciale “Le Masserie” di Ragusa la prima mostra personale dell’artista Lucio Morando. La mostra del pittore di Chiaramonte Gulfi è intitolata “SPECCHIAti” e aprirà i battenti il 20 giugno alle ore 19:30, per terminare il 6 luglio e saranno esposte ben trenta opere. Alla conferenza stampa erano presenti il curatore della mostra Amedeo Fusco, Lucio Morando, Melania Canzonieri ed Erika Criscione di “Beauty Regeneration Ragusa” che, assieme a “4mani” di Chiaramonte e “C’era Una Volta” di Roccazzo, sostengono l’evento. Amedeo Fusco ha così illustrato ai presenti l’incontro con Lucio Morando, sottolineando i motivi che hanno dato inizio a questa collaborazione: “Sin dalla prima volta che ho visto sue opere, ho subito pensato di voler collaborare con lui e di voler fare in modo che più persone possibili potessero osservare i suoi lavori ed innamorarsene, proprio come è successo a me”. E, proprio per questo motivo, Amedeo Fusco ha già preso contatti con alcuni galleristi di diverse città italiane: “Dopo poche partecipazioni ad alcune collettive da me organizzate, in pochi mesi questo artista ha attirato l’interesse e l’attenzione di critica e collezionisti. E adesso, dopo tanto lavoro e tanta ricerca artistica, Lucio Morando arriva alla sua prima personale”. A proposito di ricerca artistica, il pittore chiaramontano ha descritto così il suo percorso: “Nonostante io abbia compiuto studi tecnici, ho sempre nutrito una sorta di rifiuto nei confronti del disegno. Fino a quando, un giorno, intorno ai miei quarant’anni, per caso ho cominciato a frequentare un corso di pittura tenuto da Angelo Campo. Poi, ho frequentato l’Accademia e ho continuato a lavorare, ma senza mai pensare di essere un Pittore”.
Il critico d’arte Rosario Sprovieri descrive così l’opera e la mostra di Lucio Morando: “La pittura di Lucio Morando annuncia primavera; lo fa svelando da uno scrigno assai prezioso l’aria, il tempo, le sfumature e gli arcobaleni della stagione di ogni gioia. La visione delle opere risulta piacevole, calda, lieve, come una carezza sulle gote di un bambino. […] Ecco, allora un turbinio di colori, pulsanti e vivaci, che creano un’atmosfera fiabesca, comunicando direttamente un forte senso di felicità e speranza. Morando ha forza considerevole, i suoi universi compositi svelano le perle più rare di quanto, sinora, gelosamente custodito nel suo mondo spirituale totalmente privato. E’ lì, in quegli universi, che è nata la sua straordinaria potenza espressiva, frutto delle passioni, nascoste e segrete, delle cose più intime e più amate …mai confessate, che gli appartengono. Lucio Morando affida tutto questo alle opere, a quegli innumerevoli pentagrammi ancorati al fitto reticolato delle vene minime del tebesio, in prossimità del distretto del cuore. Il mistero del proprio mondo interiore, lì affiora e si palesa in ogni tocco di pennello, in ogni accento di colore. Una potenza avvincente, inarrestabile, l’inconscio del non comunicato, del non detto, del non accettato è un magma, una folata di “air de cour”. Ogni tratto pittorico sprigiona, inequivocabilmente, l’energia dell’intangibile, che sta oltre ogni rivelazione, ogni mondo mistico; affiorano intimi angoli di paradiso che ogni uomo, quando è unito a questa energia, ha dentro di sé”.

 

di Redazione18 Giu 2014 15:06
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