I Forconi incontrano il sindaco Piccitto ed organizzano una protesta
Questa mattina una delegazione del Movimento dei Forconi e del Comitato No Aste ha incontrato il sindaco Piccitto. Alla fine dell’incontro i Forconi sono riusciti a strappare una promessa al sindaco ossia quella di convocare tutte le cooperative del latte per organizzare una protesta plateale, senza però, assicura Mariano Ferro, creare disagi alla popolazione.
“Occorre l’impegno di tutti – ha dichiarato Mariano Ferro – se vogliamo salvare la nostra terra, la nostra gente. Questa crisi e questo mercato non colpisce solo gli agricoltori, ma anche tutta la filiera del settore lattiero-caseario. Per questo abbiamo chiesto di dare un segnale forte e sopratutto di farsi capofila con il suo gruppo politico a Palermo per mettere in atto delle azioni concrete a difesa dei produttori”.
Ferro parla della concorrenza “sleale” che i produttori del nord Africa fanno ai nostri produttori. “Lì – dichiara il leader dei Forconi – la mano d’opera costo poco, i costi stessi di produzioni sono infinitamente più bassi dei nostri e così, una volta che quei prodotti giungono sul nostro territorio, sono più appetibili per i compratori. Di conseguenza la nostra produzione va al macero, con tutto ciò che ne consegue. Debiti, pignoramenti ed intere famiglie sul lastrico. Nel territorio ragusano – prosegue – sono circa 1200 i terreni e le case pignorate o prossime al pignoramento, le proporzioni di questa tragedia sono enormi e bisogna intervenire adesso e forse non serve neanche parlare con Palermo o Roma bisogna arrivare direttamente a Bruxelles, perché solo l’Unione europea può rivedere i regolamenti”.
“Se consideriamo – conclude Ferro – il fatto che tutte le autorità che abbiamo incontrato in questi mesi, come sindaci, politici, senatori, onorevoli e prefetti, ci hanno dato ragione e tutti sembrano aver ben chiara la proporzione di questa tragedia, potremmo essere soddisfatti e fiduciosi, ma non è così. E’ da due anni che lottiamo contro i mulini al vento, è da due anni che nessuno ha fatto qualcosa di concreto. La Sicilia, come ha giustamente detto Crocetta, a breve sarà un deserto”.