Il Consiglio comunale e i siparietti dei consiglieri

Il Consiglio comunale oramai è più vicino ad una farsa che ad un consesso civico. Non a torto qualcuno ha parlato di teatrino. Ragusa si è ridotta così, facciamocene una ragione. Se volessimo esser cattivi potremmo dire che si è discusso, per ben 4 ore, solo di cessi pubblici, ma non lo siamo e non lo faremo, anche se la questione bagni pubblici ha monopolizzato l’intero Consiglio. Certo si è pure parlato delle infinite proroghe (75 in dieci mesi), del servizio psicopedagogico, di canili e della Legge su Ibla o meglio della sparizione di qualche milione di euro. Un buco creato dalle precedenti amministrazioni, che adesso va risanato. Ma di questo parleremo più avanti e in un altro luogo del giornale, per ora parliamo di cessi!

Sarà stato l’oggetto del dibattito, ma il confronto, tra maggioranza e opposizione, più di una volta è scaduto in un parapiglia, in siparietti, appunto, che hanno coinvolto a varie riprese i consiglieri La Porta, Lo Destro, Nicita, Federico e Dipasquale, che per spirito di corpo ha negato pure l’evidenza.
Angelo La Porta, naturalmente, non poteva iniziare la sua comunicazione senza raccontare la vicenda accaduta alla turista rimasta chiusa nel bagno a Marina di Ragusa, lo scorso 25 aprile. Nonostante qualche risatina, incomprensibile, proveniente dai banchi della maggioranza, la vicenda è un tantino imbarazzante. E non tanto perché la serratura del bagno ha deciso di collassare proprio il 25 aprile, giornata che in qualche modo dà il là alla stagione estiva, tralasciamo pure il fatto che quella donna è rimasta chiusa per circa 20 minuti e solo l’intervento, a colpi di spallate, del consigliere La Porta l’ha “salvata”. La cosa fastidiosa è stato scoprire lo stato in cui versano i nostri bagni pubblici. Sono sporchi, fatiscenti, privi di sapone e di carta. Insomma, un ottimo biglietto da visita per una città che vorrebbe esser considerata una località turistica. Ha gioco facile il consigliere Gianluca Morando a riallacciarsi alla denuncia di La Porta. “Caro consigliere – esordisce Morando nei confronti di quest’ultimo – ciò che è accaduto a Marina, a Ragusa non potrà mai capitare. I servizi igienici alla villa Margherita sono chiusi a chiave da sempre, forse proprio per evitare simili inconvenienti”.
Grazie ai bagni si è potuto però parlare dei servizi che la nostra città offre ai suoi turisti o meglio dei non servizi. Il bar della villa chiuso, gli uffici turisti chiusi, di quello di ibla non si sa neanche se mai aprirà.

Che cosa fa la maggioranza allora? Niente, sono tutte quisquilie per il consigliere pentastellato, Salvatore Dipasquale. Si diverte, ride e poi finalmente prende la parola. Non ci crede, i bagni pubblici non sono mai stati chiusi, forse, ma questo non è chiaro, mette in discussione pure l’intervento di La Porta e bolla il tutto, come polemiche di basso livello. E così, tra una risatina e l’altra, il tutto è finito in caciara, mentre i bagni rimarranno chiusi, sporchi e fatiscenti.

di Redazione28 Apr 2014 22:04
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