Il Comune ormai è un’associazione caritatevole
Chi era ieri pomeriggio in Comune è stato testimone di uno spettacolo indecoroso, ignobile, vergognoso. 100, forse 200 persone, i cosiddetti indigenti, hanno occupato pacificamente i corridoi di Palazzo dell’Aquila, non volevano nulla di straordinario solo quello che gli è stato promesso da quasi un anno, un lavoro. Pacifici, certo, sin quando hanno capito che nulla era cambiato, che l’assessore Brafa gli stava ripetendo le stesse cose che gli aveva ripetuto in febbraio, in ottobre e a giugno, solo allora da pacifici manifestanti si sono tramutati in cittadini inferociti.
La gente non va presa in giro e non parlo di una scelta consapevole da parte dell’Amministrazione pentastellata, ma del messaggio che la stessa, volente o nolente, manda all’esterno.
Questa gente è quella che gestisce i bagni pubblici, i giardini comunali, che si è occupata del verde pubblico, da circa un anno aspetta pazientemente che un bando di gara veda la luce per riprendere a lavorare, ma questa amministrazione, lo sappiamo, ha qualche difficoltà a redigere i bandi gara.
Come può essere che la maggior parte delle gare d’appalto vada deserta? Così come accusano dall’opposizione. E quando non vanno deserte, e questo è il caso degli indigenti, tutti partecipanti fanno ricorso e costringono il Comune a ritirare il bando. Si può tollerare tutto ciò? Forse no.
Lo incalzano i cittadini, lo incalzano i consiglieri, ma l’assessore Brafa non sa cosa dire, si giustifica, e non per il bando, si sa, mal comune mezzo gaudio, se la prende però con la Regione ed i cantieri di servizi, parla del patto di stabilità e del fatto che lui può lavorare solo in dodicesimi, lo ripete dieci forse venti volte, insomma ha le mani legate, poi prende aria e dice “quello che posso fare lo faccio, abbiamo distribuito dei viveri…”, non lo avesse mai fatto.
“Questo lo fanno le parrocchie non il Comune – gli grida in faccia il consigliere Angelo La Porta – un Ente pubblico ha il dovere di programmare non di fare elemosina, quello è compito delle associazioni di volontariato”.
A questo punto, un uomo, sulla quarantina, basso, che era stato per tutto il tempo in silenzio, si alza e prima di mandare sonoramente a quel paese l’assessore gli dice “a spisa, a spisa co manciare scaruto”.
Sì, pare ci sia pure questa questione, il cibo scaduto, ma il sindaco, poco dopo, in Aula, garantisce che queste sono solo dicerie.
A proposito dove era il sindaco? No, il sindaco non c’era, non ha partecipato alla riunione aveva altro da fare, è rimasto chiuso nel suo studio e ha lasciato l’assessore Brafa nelle ambasce. A Palazzo dell’Aquila ormai si fa così.
[…] il tanto agognato bando di lavoro non riesce a partire. Gli animi ad un certo punto si sono accesi, sono volate parole grosse, minacce, ma alla fine, grazie alla mediazione dei delegati sindacali e dei consiglieri intervenuti […]
“A Palazzo dell’Aquila ormai si fa così.”
Se è vero che avviene questo dobbiamo però dire che non è prerogativa del Sindaco Piccitto. Si ricordano, e sono agli annali, assenze prolungate e misteriose di Nello Di Pasquale.
Detto questo non si può non dire che amministrare è difficile, e mi auguro che chi di dovere se ne stia rendendo conto.
Di buono c’era che Nellucciu era sempre presente nelle cose importanti , questo non c’è in nessuna occasione e francamente da l’impressione di arroganza politica , ci guarda dall’alto con superficialità .
Secondo me riguardo i cantieri di servizi l’amministrazione comunale quanto meno dovrebbe rispondere dicendo che esattamente ad esempio giorno x, y e z hanno contattato l’ufficio e
il dirigente regionale competente ed hanno riportato loro il disagio sociale causato
da questi continui ritardi da parte della Regione, dicendo poi che hanno di
conseguenza preteso di avere dei tempi certi per l’avvio di questi cantieri! Come
pure dovrebbero dire che ad esempio hanno contattato come minimo tutti gli altri
Comuni della provincia di Ragusa, visto che la problematica riguarda tutti i Comuni, allo scopo di unirsi sull’argomento in modo da essere più forti e formare quindi un fronte comune nei confronti della Regione!!! Questo allora dimostrerebbe quanto meno che il Comune non subisce la
cosa passivamente come invece sembra essere ascoltando sempre solo le solite frasi di circostanza, solamente cosi si dimostrerebbe almeno che c’è il reale
impegno e la reale volontà di cambiare le cose!!!
[…] di governare realmente questa città, ha seriamente intenzione di risolvere i problemi di Ragusa, ed il mio pensiero non può che andare agli indigenti e alla vergogna che ho provato nel vedere un’Amministrazione imbambolata. E’ […]