Chiesta ufficialmente la chiusura del SiSosta
Questo è l’ultimo atto di un braccio di ferro iniziato con i gestori del parcheggio SiSosta, in corso Italia, lo scorso 19 giugno con una manifestazione che ha voluto accendere i riflettori su alcune criticità del multipiano. La richiesta è a firma di Nello Veloce, componente del Comitato Ragusa senza Barriere.
“Dopo aver atteso oltre tre mesi – scrive Veloce – che il Sisosta capisse quali fossero le inadempienze progettuali e di realizzazione del parcheggio, il sottoscritto ha provveduto a fare segnalazione presso L’Autorità di vigilanza per i lavori e contratti pubblici, e a richiedere l’intervento dell’Ufficio Anti Discriminazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A seguito dell’intervento dell’Autorità di vigilanza, sono state realizzate due scivolette che il sottoscritto definisce due “pezze”, e naturalmente in modo non del tutto conforme alle previsioni normative”.
In ottobre l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici ha avviato un’istruttoria nei confronti del Comune di Ragusa per verificare la corrretta applicazione della normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Infatti nonostante il collaudo sia avvenuto nel 2012, il 31 dicembre, il parcheggio non rispettare la normativa sull’accessibilità dei disabili. Fra tutte:
– la rampa di collegamento tra gli ascansori e piazza Matteotti, la cui distanza dalla rampa di scale è troppo ridotto
– la rampa sul marciapiede Rapisardi non è conforme a norma
– la rampa a ridosso del monumento dei Caduti è costruita con materiale sdrucciolevole ed ha una pendanza del 24%, quando per legge il massimo è dell’8%
– la chiusura con lucchetti dell’ingresso di via Mario Rapisardi, l’unico ingresso per i disabili
– i parcheggi dei disabili fuori norma, sia per larghezza che per lunghezza
– lo scivolo del parcheggio d’ingresso dal corso italia è fuori norma
Il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prendendo atto dell’istruttoria dell’Autorità di vigilanza, ha sollecitato, in data 26 novembre, l’Amministrazione a dar seguito alle indicazioni dall’Autorità medesima, richiesta, caduta nel nulla e riformalizzata il 16 gennaio scorso. Nulla, però, ad oggi è accaduto e così Nello Veloce, in base all’articolo 23 della legge 104 del 1992 ha chiesto ieri, luned’ 3 febbraio, la chiusura del parcheggio e l’emissione di tutte le sanzioni previste dalla norma.