Calcio: onorevole sconfitta a porte chiuse per il Ragusa baby, forse è stata l’ultima gara
Anche le porte chiusa per il Ragusa, forse all’ultima gara della sua disgraziata stagione, ma senza dubbio vivo e degno del massimo rispetto per quanto sono stati capaci di fare i pochi superstiti ed in tanti ’97 schierati da Salvatore Utro. Contro di loro una Vibonese che aveva speso più di qualsiasi altra squadra nel mercato di riparazione, ma per tutto il primo tempo davvero nessuno (anche se ci fosse stato il pubblico) avrebbe potuto rendersene conto. Perché è stata partita vera e pari, che ha reso ancora più forte l’amarezza per quello che avrebbe potuto essere (come dimostrato dai fatti) in una situazione diversa. I calabresi sono andati in vantaggio solo ad inzio ripresa, con un pregevole ma anche abbastanza fortunato tiro da lontano di Spaho, che dopo aver colpito la traversa è ricaduto sulla schiena di Cavone (un esordio positivo) del tutto incolpevole. La seconda rete è arrivata qualche minuto dopo, grazie ad una deviazione al volo di Saani dalla corta distanza dopo una lunga discesa di Chiarello. Sotto di due reti per il ragusa non c’è stato più nulla da fare, ma la squadra non ha abbassato bandiera fino all’ultimo minuto, continuando a battersi con tenacia e dignità che hanno riscosso l’ammirazione degli avversari, evidenziata dalle parole a fine gara del presidente caffo e del tecnico (ex azzurro) Fofò Ammirata. Chiusa l’andata e finite le gare del 2013, ci sono due settimane prima della trasferta a Battipaglia per la prima di ritorno: se esiste ancora un minimo di speranza di non chiudere bottega questa è davvero l’ultima possibilità, l’ultima mano di poker. Poi sarà la fine, e senza l’arrivederci alla prossima stagione.
Un anno di questi tempi si era in attesa dell’amichevole con il Torino alla quale hanno partecipato circa 5.000 spettatori. Che tristezza oggi. In questi mesi tutti hanno fatto a gara per affossare il Ragusa Calcio: l’ex Presidente Rimmaudo che ha ceduto la squadra ad un gruppo di disgraziati; i due Presidenti Vito e Savarese che hanno preso in giro una intera citta’; l’Amministrazione Comunale con in testa il Sindaco e l’Assessore allo Sport che non hanno saputo tutelare il nome della squadra di calcio della loro citta’ e che ieri hanno posto la ciliegina sul panettone di Natale vietando agli sportivi ragusani (compresi i cento abbonati che hanno pagato il biglietto di ingresso nel mese di luglio)di assistere alla partita di calcio. VERGOGNA E’ L’UNICA PAROLA POSSIBILE. AVETE TOLTO AD UN GRUPPO DI SPORTIVI E DI AMICI ANCHE LA POSSIBILITA’ DI UN SANO SPETTACOLO.
Il Comune di Ragusa ha il dovere di chiamare questi “personaggi” campani, fargli ratificare uno per uno io debiti (non può venire un qualsiasi avventore a Ragusa e produrre quintali di debiti e non c’è un ente che ci tuteli!),una volta contabilizzato tutto si patteggia con i creditori e si fa un bando publico con tanto di numeri scritti. Questo è ciò che avverrebbe in un qualsiasi comune civilizzato.Non credo di esasperare la cosa, ma almeno che uscissero i numeri e i nomi. Dignità e rispetto…. Almeno quelli.