Calcio: onorevole sconfitta a porte chiuse per il Ragusa baby, forse è stata l’ultima gara

1ragusaAnche le porte chiusa per il Ragusa, forse all’ultima gara della sua disgraziata stagione, ma senza dubbio vivo e degno del massimo rispetto per quanto sono stati capaci di fare i pochi superstiti ed in tanti ’97 schierati da Salvatore Utro. Contro di loro una Vibonese che aveva speso più di qualsiasi altra squadra nel mercato di riparazione, ma per tutto il primo tempo davvero nessuno (anche se ci fosse stato il  pubblico) avrebbe potuto rendersene conto. Perché è stata partita vera e pari, che ha reso ancora più forte l’amarezza per quello che avrebbe potuto essere (come dimostrato dai fatti) in una situazione diversa. I calabresi sono andati in vantaggio solo ad inzio ripresa, con un pregevole ma anche abbastanza fortunato tiro da lontano di Spaho, che dopo aver colpito la traversa è ricaduto sulla schiena di Cavone (un esordio positivo) del tutto incolpevole. La seconda rete è arrivata qualche minuto dopo, grazie ad una deviazione al volo di Saani dalla corta distanza dopo una lunga discesa di Chiarello. Sotto di due reti per il ragusa non c’è stato più nulla da fare, ma la squadra non ha abbassato bandiera fino all’ultimo minuto, continuando a battersi con tenacia e dignità che hanno riscosso l’ammirazione degli avversari, evidenziata dalle parole a fine gara del presidente caffo e del tecnico (ex azzurro) Fofò Ammirata. Chiusa l’andata e finite le gare del 2013, ci sono due settimane prima della trasferta a Battipaglia per la prima di ritorno: se esiste ancora un minimo di speranza di non chiudere bottega questa è davvero l’ultima possibilità, l’ultima mano di poker. Poi sarà la fine, e senza l’arrivederci alla prossima stagione.

di Gianni Papa22 Dic 2013 20:12
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