SOS…peso lo sciopero della fame. I Forconi si mobilitano!

forconi da giacchi  e riunionePer Gi­ac­chi quel­la di ieri, ve­nr­di, è stata una gior­na­ta im­por­tan­te. Ha par­la­to con il Pre­fet­to e la sua battag­lia è di­ven­tat un caso na­zio­na­le. Ci sono delle prom­es­se e gli ap­pun­ta­men­ti sono stati fis­sa­ti. Quin­di lo sci­o­pe­ro della fame è stato sos­pe­so. Ve­dre­mo come va a fi­ni­re. In­tan­to re­gis­tria­mo la solidarietà dei po­li­ti­ci lo­ca­lei. Ma anche il Mo­vi­men­to dei For­co­ni è stato molto vi­ci­no all’im­pren­di­to­re vit­to­ri­ese che rap­pre­sen­ta una ca­te­go­ria in gran­de sof­fe­ren­za. Ecco una nota in­via­ta­ci in red­azio­ne: Il Po­po­lo de I For­co­ni si strin­ge at­tor­no agli im­pren­di­to­ri Gi­ac­chi e Cir­ni­glia­ro fa­cen­do pro­prie le is­tan­ze por­ta­te avan­ti dram­ma­ti­ca­men­te, in ques­ti quat­tro gior­ni di sci­o­pe­ro della fame e della sete, dagli st­es­si. Si­cu­ra­men­te il mo­men­to in cui la con­giun­tu­ra eco­no­mi­ca trova la sua più alta e dram­ma­ti­ca rap­pre­sen­ta­zio­ne è nelle aste giu­di­zia­rie.Il qua­dro è quel­lo di un di­sas­tro an­nun­cia­to che non viene suf­fi­cien­te­men­te per­ce­pi­to da chi di do­ve­re ed ac­uis­ce la di­stan­za tra il po­po­lo e la “casta”. Da una parte vi è la ri­chies­ta di aiuto e di as­col­to, dall’altra vi è una po­li­ti­ca sorda e in­et­ta che non ries­ce a tro­va­re la chia­ve di let­tu­ra del mo­men­to e che si trin­ce­ra in una sem­pre più au­to­re­fe­ren­zia­le con­dot­ta.  Le tra­ver­sie di Gi­ac­chi, che non è stato solo nella pro­pria lotta e non lo sarà,com­pro­va­no che è ne­ces­sa­ria una ri­vi­si­ta­zio­ne delle dis­po­si­zio­ni di legge. Il le­gis­la­to­re cin­que anni fa modificò la norma, nell’in­ten­to di snel­li­re il la­vo­ro dei ma­gis­tra­ti, af­fi­dan­do a pro­fes­sio­nis­ti ester­ni la ven­di­ta degli immo­bi­li. Pur­trop­po la ri­for­ma in ques­to set­to­re, piut­tosto che por­ta­re be­ne­fi­ci, ha crea­to oc­ca­sio­ni di si­tua­zio­ni av­ver­se al mal­ca­pi­ta­to di turno. Se a ques­to ag­g­iun­gi­a­mo l’at­teg­gia­men­to di chius­u­ra del cre­di­to e il dram­ma­ti­co mo­men­to di forte crisi eco­no­mi­ca che vi­via­mo, ne viene fuori una mis­ce­la esplo­si­va che può sor­ti­re ef­fet­ti ne­fas­ti.

A tutto ciò il Po­po­lo de I For­co­ni Iblei dice basta! E’ tempo che chi ne ha le com­pe­ten­ze e a ciò è stato de­sig­na­to, si fac­cia ca­ri­co della ques­tio­ne senza in­du­gi. Tanto più che il grido di al­lar­me a suo tempo lan­cia­to dal Po­po­lo de I For­co­ni, ha tro­va­to cor­ris­pon­den­ze in tanti grup­pi ita­lia­ni, tanto da far as­sur­ge­re sul piano na­zio­na­le la dis­cus­sio­ne su quel­le prob­le­mati­che che non pos­so­no es­se­re più ri­man­da­te. Le pros­si­me set­ti­ma­ne sa­ran­no gior­ni di gran­de fer­men­to. Il Po­po­lo de I For­co­ni è si­cu­ro di star la­vo­ran­do per tutti i cit­ta­di­ni e siamo certi di avere una sensibilità più dif­fu­sa at­tor­no a ques­te difficoltà. Chie­dia­mo per ques­to che si la­vo­ri tutti as­sie­me al fine di rap­pre­sen­ta­re nel miglior modo pos­si­bi­le quali pos­so­no es­se­re i ri­me­di a tale di­sas­tro, per fare ques­to è ne­ces­sa­ria la mas­si­ma par­te­ci­pa­zio­ne di tutti.

Siamo certi che non man­che­ran­no le parti della nos­tra società in­teres­sa­te ad un con­fron­to serio e cos­trut­ti­vo nell’au­spi­cio che si possa co­mincia­re un per­cor­so con­di­vi­so di cres­ci­ta.

 

di Direttore09 Nov 2013 14:11
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