Ma di che turismo parlate!

turisti Il commissario cittadino de “La Destra”, Giuseppe Dipasquale,  sentite le  lamentele che arrivano dagli operatori commerciali di Ibla che, giorno dopo giorno, prendono atto delle condizioni a dir poco disarmanti con cui i numerosi visitatori si trovano costretti a fare i conti. “L’Amministrazione comunale – aggiunge Dipasquale – non può fare finta di non ascoltare. Non può fare finta di farsi scivolare tutto addosso. Suggerimenti, proposte ma anche le critiche devono essere ben accette se si vuole andare avanti. Ci vuole un feedback anche rispetto alle sollecitazioni che arrivano dalle componenti politiche di questa città. La Giunta Piccitto, invece, sembra non raccogliere alcunché, come se si fosse isolata in una campana di vetro. Eh no, ragazzi miei, questo non è modo di andare avanti”. Dipasquale elenca, poi, le segnalazioni che ha ricevuto e che riguardano alcune criticità del quartiere barocco. “A cominciare – dice – dallo stato in cui versano i bagni pubblici dei Giardini iblei. Non mi interessa di chi è la gestione. Il Comune deve farsi carico di fare funzionare al meglio un servizio reso al pubblico. Quelle strutture sono ormai state vandalizzate al massimo, diventando latrine inguardabili. E inservibili. Poi, da qualche tempo, si verifica che la domenica, dalle 14 alle 18, il quartiere barocco non è servito da alcun autobus di linea. Eppure, potrebbe comunque essere una parte della giornata proficua per consentire il trasbordo di visitatori da una parte all’altra della città. E, ancora, c’è l’annosa questione delle chiese e dei palazzi chiusi. Se ne parla da tempo immemorabile. Ma una soluzione non siamo riusciti a trovarla. Così come, sempre a Ibla, mancano i punti di riferimento per chi è alla ricerca di informazioni turistiche. Ma è davvero talmente complicato destinare un paio di impiegati dalle parti di piazza della Repubblica o in qualsiasi altro posto del quartiere in un locale di proprietà comunale per distribuire cartine e proporre luoghi e manifestazioni, quando ci sono, da visitare? Infine, la perla di queste ultime settimane. Il clima di “terrore” che si è creato tra i ragusani che, al di là delle feste comandate, non ne vogliono sapere di scendere a Ibla perché preoccupati dal fatto che la rimozione dell’auto si sia trasformata nel modus operandi principe dei nostri vigili urbani. Ora, se è giusto che chi sbaglia va punito, mi sembra, però, che da qualche tempo la tolleranza zero la faccia da padrone. E tutto ciò non fa bene alla promozione di Ibla soprattutto se mancano i parcheggi e le aree di sosta che impediscono la migliore fruizione del quartiere. Ecco, tutti questi sono elementi di riflessione su cui sarebbe necessario predisporre dei tavoli di confronto magari con gli stessi operatori commerciali e con i residenti allo scopo di trovare le migliori soluzioni. Tutto ciò per il bene della nostra città”.

 

di Redazione28 Set 2013 18:09
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