Asili comunali. L’assessore Brafa fa il punto della situazione

L’assessore ai servizi sociali Giovanni Brafa intende fare il punto sulla situazione degli asili nido comunali.
“Alla fine dello scorso anno – precisa l’amministratore comunale – gli asili hanno chiuso anticipatamente il 15 giugno per mancanza di personale. Lo sforamento del patto di stabilità, tra l’altro, oggi non permette la possibilità di potere nominare supplenze, né poter fare assunzioni, neanche con progetti, perché significherebbe tentare di eludere il patto di stabilità.
La mancanza di personale, 5 educatrici e 13 ausiliari ed il fatto che le unità in servizio durante l’anno si assentano per usufruire della legge N°104 e la difficoltà di preventivare la mancanza di personale per malattia e ferie, compromette seriamente l’apertura degli asili nido. Stiamo lavorando quindi – aggiunge l’Assessore Brafa – per riuscire a trovare personale ausiliario al fine di garantire l’apertura di tutti gli asili e potrebbe esserci anche il rischio di sacrificare l’apertura di un solo asilo con il minor numero di frequenze. Considerando il numero del personale oggi in forza non si può dunque garantire la frequenza dei nuovi iscritti. Questa comunque è sicuramente una situazione di assoluta emergenza e momentanea. Dall’inizio del nuovo anno si potranno infatti rimodulare gli asili e magari aumentare le ore di apertura, cercando di offrire anche un servizio pomeridiano, vista la possibilità di potere utilizzare i 681 mila euro dei (PAC) Piani d’Azione per la Coesione dell’infanzia del Distretto 44, che prevede anche l’ampliamento dell’offerta dei servizi ed il Comune di Ragusa potrà utilizzare il 75% della somma essendo Ente capofila”.
Veramente il “potrebbe esserci il rischio di sacrificare un asilo (Ibla) mi pare ormai cosa certa !
Incredibile ,inoltre,non garantire la frequenza ai nuovi iscritti.
Il patto di stabilità non permette la nomina dei supplenti,nè assunzioni.
Non esiste,egregio assessore,solo la possibilità di “eludere il patto di stabilità”.
Infatti ,durante questi mesi ,le possibilità da studiare per cercare 5 educatrici e 13 ausiliarie dovevano essere altra ed in particolare:-il Comune ha circa 24/25 addetti dell’area educativa presso le scuole comunali che svolgono attività di doposcuola;ricorrere alla mobilità fra Enti oppure alla mobilità interna volontaria-temporanea oppure definitiva del personale di cat.C e B.Per quanto riguarda il personale che fruisce della legge 104/92 è stato sempre così !
Ci farebbe piacere sapere quante di queste procedure la s.v. ha attivato in questi mesi.
Non essersi impegnato in queste procedure per trovare soluzione al problema “non è così irrisorio”.