Mariella torna a casa con l’aiuto della Regione e della Prefettura

mariella russoAll’aeroporto di Comiso, una silenziosa piccola folla, dietro i vetri  ha  aspettato con ansia l’arrivo del jet privato con a bordo Mariella Russo e l’equipe sanitaria, messa a disposizione dell’Asp di Ragusa il dott. Luigi Rabito e l’infermiera Martina Brugaletta, “i due angeli”, così li definisce Mariella. L’aereo è atterrato, all’aeroporto di Comiso, con  qualche minuto di ritardo ed ad accogliere Mariella c’erano i parenti, i suoceri, il piccolo L. e molti amici. L’Azienda Sanitaria Provinciale ha dato il benvenuto con la presenza  del commissario straordinario Angelo Aliquò, insieme al direttore sanitario Vito Amato.L’ASP di Ragusa ha sempre sostenuto, sin dall’inizio, questo delicato caso impegnandosi a non fare mancare l’assistenza necessaria, mentre la regione oggi paga l’80 per cento delle spese sanitarie sostenute da Mariella. Il calvario di Mariella non è certamente finito, ma ogni giorno si alimenta la speranza che potrà uscire da questo tunnel.  Dunque non sono fondate le dichiarazioni e alcune affermazioni fatte da organismi vari che hanno fatto riferimento al disinteresse della Regione e del servizio sanitario siciliano. Tutt’altro a quanto pare anche se naturalmente le spese sono enormi e l’80% pur essendo una percentuale altissima lascia sempre scoperta una parte rilevante che deve essere affrontata dai parenti in modo autonomo. Intanto dalla prefettura ci arriva anche la spiegazione per quanto riguarda l’uso dell’aereo di stato che è servito per il trasporto della signora  Russo, dei parenti e della equipe medica. Ecco la nota della Prefettura :A seguito di favorevole istruttoria svolta dalla Prefettura che, secondo la disciplina vigente in materia di trasporto aereo di Stato cura i rapporti con il competente Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è concluso ieri – con il rientro dall’Inghilterra – il trasporto aereo disposto in favore della signora Maria Caterina Russo, la giovane ragusana che da circa quattro anni combatte con una rarissima malattia per la quale si deve sottoporre periodicamente a talune terapie, in atto praticate soltanto all’estero. Detto trasporto è stato effettuato con un aeromobile dell’Aeronautica Militare, con spese a totale carico dello Stato, ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2011. E’ già la terza volta che la Prefettura si fa carico delle previste procedure per consentire alla signora Russo di raggiungere l’Inghilterra dove ha sede la struttura sanitaria che da circa due anni segue il caso, attivando e coordinando sul territorio tutti gli enti interessati tra i quali l’Azienda Sanitaria Provinciale, l’Enac, la Polizia di Frontiera e l’Autorità aeroportuale, oltre ad esprimere parere favorevole ai voli di Stato di che trattasi.  Questa volta però si è trattato di un evento particolare perché il velivolo militare che ha trasportato la giovane, unitamente all’equipe medica e ai familiari, ha utilizzato come base – sia per la partenza avvenuta lo scorso 19 agosto, che per il ritorno di ieri – l’aeroporto di Comiso che, nella circostanza ha dato prova di grande efficienza anche per questa tipologia di trasporto che, come noto, a causa degli esosi costi, viene effettuato esclusivamente per ragioni sanitarie d’urgenza ed in favore di persone gravemente ammalate o in imminente pericolo di vita, quando non sono trasportabili con altri mezzi e non esiste nel luogo ove si trovano la possibilita’ di assisterli adeguatamente.

di Redazione11 Set 2013 23:09
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