Silvio scrive a Silvio. Il PDL sta morendo
Dopo un periodo di oscurantismo durante il quale discutere di politica all’interno del PDL era considerata un’offesa personale, oggi, dopo la sconfitta, senza mezzi termini e senza giustificazioni in queste elezioni, finalmente, qualcuno nel partito di Berlusconi si decide a parlare. E lo fa quel Silvio, omonimo guarda caso, Galizia che ha ricoperto ruoli istituzionali e quasi mai, se non messo alle strette, si è mostrato irriverente nei confronti dei capi. La sua lettera è ora invece un appello. Una supplica a non far morire di inedia il partito che aveva dato tante soddisfazioni in questa provincia. Ecco la nota di Galizia che è significativamente intitolata “Non si può morire per inefficenza”.
Cari Presidente Berlusconi e Segretario Alfano, scrivo queste righe, con la triste consapevolezza che non verranno da voi né lette né tanto meno considerate, ma, non vorrò avere sulla coscienza il peso di non averlo fatto.
Ho partecipato con orgoglio al congresso costitutivo del PDL ed ho avuto l’onore di votare Angelino quale segretario designato dall’Assemblea, ma, aimè, il partito nella mia triste e pluricommissariata Provincia non è mai arrivato.
Riconosco che da poco è stato inaugurato l’aeroporto di Comiso e che, la Siracusa -Gela sarà percorribile fra qualche anno ed abbiamo un chiaro ed evidente problema di trasporti, ma, circa tre anni, per formare un organo direttivo e caratterizzare un confronto costruttivo e democratico, sembrano troppi anche per chi, come noi, vive, fra le incontaminate campagne del Nord-Africa.
Sono quasi certo che probabilmente, sarà l’ultima volta che mi onorerò di scrivere a nome di questo partito, in quanto l’affetto incondizionato che voi provate verso il Deputato Nazionale di Ragusa in uno con la forza che la sua famiglia esercitano sullo stesso partito, cancelleranno immediatamente i miei pensieri e le mie parole, ma, credetemi, non vuole essere un attacco al deputato, bensì un ulteriore e definitivo stimolo affinchè non si muoia per pigrizia ed inefficenza.
Del PDL è rimasto solo il simbolo e non perchè la sinistra è forte, ma, perchè, oltre allo spicciolo clientelismo, non si creano le condizioni di coinvolgimento, di entusiasmo e di programmazione.
Con Affetto Silvio Galizia.
Adesso si dà voce anche ai pluri inquisiti, licenziati da un’amministrazione pubblica per assenteismo e false dichiarazioni?
Ma per favore! Il motivo della morte del PDL sta proprio nella gente che vi fa parte, degna solo del suo leader! In galera dovete andare altro che lettere! Altro che coinvolgimento! Altro che entusiasmo e programmazione!