Amministrative Ragusa: Salvo Mallia appoggia il candidato sindaco Giovanni Cosentini

Nell’attesa che si arrivi alla data del ballottaggio tra il candidato sindaco del M5S Piccitto e quello sostenuto dalla coalizione Udc-Pd-Megafono Cosentini, compare il primo comunicato di “intenzione di voto”, se così si può definire. Si tratta di Salvo Mallia che è stato candidato al Consiglio Comunale nella lista del Pdl e che ha deciso di palesare la propria preferenza tra “politica” ed “antipolitica”, schierandosi ufficialmente con Giovanni Cosentini. Ecco il testo della sua nota agli organi di stampa:
“Fra meno di due settimane, i cittadini ragusani saranno chiamati a scegliere la nuova guida della città. Ma non si tratta solo di questo: recandosi alle urne dovranno decidere quale stile di amministrazione vorranno per Ragusa, se premiare la Politica o il suo opposto, l’esperienza amministrativa o gli slogan di piazza.
La nostra città, però, ha necessità di avere una solida amministrazione per superare un anno di gestione commissariale ed avviare tutta una serie di interventi che riportino Ragusa ad una situazione economica e sociale accettabile.
Per questi motivi, ritengo che in questa particolarissima fase politica, caratterizzata dall’attesa del turno elettorale del ballottaggio, sia necessario abbandonare le appartenenze politiche e di scuderia, schierandosi con fermezza contro la cosiddetta “antipolitica” e sostenendo, invece, la Politica.
Per quanto riguarda il sottoscritto, la decisione è lineare: il candidato sindaco Giovanni Cosentini rappresenta una coalizione fatta non solo da movimenti civici, ma anche da partiti storici, possiede – a mio avviso – il necessario bagaglio di esperienza utile ad amministrare una città come Ragusa, vantando intorno a sé una buona squadra assessoriale. Sono tutte qualità che non riesco a vedere nell’altro candidato e che mi convincono ad appoggiare Cosentini al ballottaggio.
Per queste stesse ragioni, inoltre, intendo invitare quanti, come me, hanno sempre creduto nella Politica come l’unico strumento per occuparsi con passione della cosa pubblica, ad avviare analoga riflessione, superando le preclusioni da “avversari” in campagna elettorale e ragionando, invece, sulla possibilità di essere alleati della politica”.
Caro Mallia sono un uomo di centro destra da 30 anni, se tu vuoi appoggiare il Cosentini problema tuo, di sicuro il voto mio e della mia famiglia non l’ho avrai, e poi cosa vuol dire l’antipolitica? quando un gruppo di persone aderisce ad un progetto, e si candida a governare ti piaccia o no quella è politica.Un elettore di CDX
E’ partita la caccia all’uomo, quella che farà in modo che due mondi che qualche anno fa sembravano inconciliabili non solo tornano a parlarsi ma fanno comunella partendo da una coalizione falsamente spacciata di centro sinistra. Non oso pensare all’imbarazzo che potrebbero trovare i vari consiglieri del Pd a trovarsi come elemento aggiunto ad una coalizione di centro destra. Perché è di questo che si parla, del vecchio centro destra che ora cercherà un’intesa. C’è da scommettere che tra poco arriverà anche l’endorsement di Barone.
Vorrei, inoltre, esprimere profondo disaccordo sul modo in cui è stata impostata questa scelta, e cioè come una scelta di campo tra il bene (la politica) ed il male (l’antipolitica) per il semplice fatto che Federico Piccitto esprime un modo diverso di fare politica che potrà magari non piacere, ma riscuote consenso tra chi è stanco delle solite consorterie che hanno divorato questa città.
Alla luce di quanto sta accadendo (e di quanto accaduto a Modica) chiedo, non sarebbe stato meglio coagulare il consenso intorno ad una candidato di Centro Sinistra che esprimesse davvero le posizioni contrapposte che hanno dominato la scena politica degli ultimi anni? Detto in altri termini, non poteva cercarsi un accordo con Iacono e Platania anziché portare voti a Cosentini?
Prendiamo atto che non esiste più la destra o il centro-destro, che dir si voglia. Tutti si affrettano a correre al cospetto del grande “feudatario” e lo fanno cospargendosi il capo di nera cenere. Non è una scelta tra politica ed anti-politica, ma puro tornaconto personale o meschina necessità di mettersi al servizio del più potente. Calabrese ha solo anticipato i tempi e forse la sua adesione ci consente oggi di affermare che non esiste più nemmeno il centro-sinistra. Il Dipasqualesimo è una epidemia, una pandemia che miete vittime ogni giorno e gli elettori non avranno scelta. Tra un grillo ed uno struzzo il secondo risulta essere più veloce, spicca salti più vistosi e poi, senza ombra di dubbio, ha più “carne”. Questo è il concetto di politica a Ragusa ed abbiamo la vaga sensazione che tale resterà per parecchi anni, cinque, dieci, quindici o forse venti. Abemus papam, non se ne era accorto nessuno, ma il nostro papa non si chiama Francesco, non ha il dono dell’umiltà, ma ha tante altre doti nascoste, ben nascoste, talmente nascoste che, almeno finora, non le ha notate nessuno, ma proprio nessuno.
Fine del dualismo politico, fine della contrapposizione, fine della democrazia. A cosa serve votare ?
Possiamo permetterci anche un sindaco che le urne hanno dimostrato di non gradire, considerata la differenza notevole tra i voti personali e quelli di lista, ma che la politica ha deciso di appiopparci perché dopo tanti tentativi vani questo sarebbe stato l’unico modo possibile per farsi eleggere.
Finalmente un “Cuffariano” doc siederà sulla poltrona di primo cittadino, sostenuto da ex pidiellini, da ex leontiniani, da ex comunisti, da ex minardiani, da ex socialisti o figli di socialisti, da ex democratici, da ex popolari, da ex ragusani. Sarà il Sindaco degli EX, bocciato dagli expoll ma voluto dagli ex politici. E sono sicuro anche che governerà bene, come potrà essere possibile solo senza opposizione. Auguri !!
Gentili fratelli mallia, ogni volta in campagna elettorale mi dite, … “Mio fratello merita… mio fratello di qua, mio fratello di lá…. siamo arrabbiati perchė non ci hanno dato la candidatura a Sindaco” ….. e oggi dico per fortuna. Ora vi chiedo con quale
coerenza a due giorni dal voto vi presentate da Cosentini per dire poi pubblicamente “noi siamo per la politica…. io vi dico che come elettore di centro destra sto aspettando il ballottaggio …. Certo non fa onore far mancare voti ad Antoci e dimostrarlo pubblicamente a due giorni dal voto. Adesso siete appagati? Vi dico una cosa, sono molto amareggiato come elettore di CDX. …, spazio ai giovani.
Debbo condividere gran parte dell’intervento dell’amico Zeno eccetto che per un punto: qui non entra in gioco l’appartenenza partitica (che io stesso cito per comodità di esposizione). Quando si parla di posizioni distinte, a mio avviso, si parla di anni di visioni diverse su come amministrare la città, con una contrapposizione a volte molto aspra e mai, per quello che mi è stato dato capire, preconcetta ed influenzata dalle appartenenze. La domanda, a questo punto determinante, è se la politica continua ad essere servizio o mero strumento di potere autoreferenziale che considera il corpo elettorale come una massa informe da modellare a piacimento.
E si badi che non mi riferisco a Ciccio Barone che ha avuto il coraggio di contare le proprie forze alle urne e adesso decide di entrare nella coalizione maggioritaria composta per la gran parte da uomini con i quali ha amministrato. Sarebbe stato strano il contrario.
Mi riferisco a chi avrebbe avuto una collocazione naturale altrove e che oggi, alla luce del risultato elettorale, avrebbe rappresentato la vera alternativa non partitica ma programmatica, di visione, di concetto della città.
Ecco perchè Calabrese (ed il gruppo dirigente del partito) non ha anticipato i tempi ma solamente non ha avuto l’acume di capire che magari nell’elettorato era montata una voglia di nuovo che lui stesso avrebbe potuto incarnare. Ha scelto la via più semplice, dimostrando di non credere a ciò che andava dicendo per anni, producendo tutte le conseguenze che l’amico Zeno ha enunciato magistralmente.