Che gli esperti dicano di chi è la colpa

acqua-sporcaHa suscitato interesse e partecipazione l’incontro che si è tenuto nella sede provinciale della Coldiretti, dove Dirigenti e Soci si sono confrontati sull’attuale problematica dell’inquinamento dei pozzi B e B1 e per le sorgenti Oro Scribano e Misericordia,  che di fatto ha creato una situazione di disagio per tutta la cittadinanza e sull’ipotesi che le cause sono riconducibili al mondo allevatoriale.

Dal confronto è  emersa la proposta ma soprattutto la necessità  di fare immediata chiarezza sulla questione al fine di evitare strumentalizzazioni mediatiche, ingenerando nell’opinione pubblica la convinzione che le aziende zootecniche siano tacciate di essere i potenziali soli colpevoli di questo danno ambientale.

La preoccupazione comune è stata quella di evitare che la categoria subisca un ulteriore danno che aggravi la già pesante situazione economica delle aziende.

Ecco perché dall’assemblea è emersa la proposta di affidare ad un gruppo di esperti composto da (geologi, agronomi e avvocati biologi), un’ incarico al fine di accertare le effettive cause che hanno determinato l’inquinamento delle falde acquifere.

La posizione di Coldiretti è quella da fare chiarezza da una parte, in quanto non difendiamo eventuali posizioni indifendibili, ma non accettiamo né attacchi strumentali finalizzati a logiche perverse né di facile populismo preelettorale, né di essere giustiziati senza che, chi di competenza abbia ultimato le dovute indagini atte ad accertare nel bene dell’intera collettività la verità.

L’agricoltore ricopre da sempre il ruolo di custode dell’ambiente, sono i “Massari” con la loro quotidiana presenza che rivestono un vero e proprio ruolo di sentinella del Territorio e sono loro i primi ad avere a cuore lo stato dell’ambiente ed ovviamente anche la salute dei cittadini consumatori per i quali producono “CIBO”.

di Redazione23 Feb 2013 19:02

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