Aiuto! C’è una “strega” a Ragusa

Caccia-alle-StregheC’è una forte contraddizione insita nel comunicato stampa della segretaria cittadina della sindacato Fesica di Ragusa, Valentina Spata che nel denunciare una “parentopoli” nelle Acli della Provincia di Ragusa, parlando del suo presidente Cavallo, annuncia una vera e propria “caccia alle streghe”. Secondo Wikipedia, nella terminologia moderna, con “caccia alle streghe” si indicano fenomeni persecutori di determinate categorie di persone basati sul fanatismo ideologico e su un presunto pericolo sociale atto a scatenare il panico, per cui si giunge a negare i normali diritti di difesa agli accusati e ad avere scarsa considerazione della loro reale colpevolezza o innocenza. Insomma se si vuole mettere in cattiva luce qualche avversario lo si accusa , ad esempio, di tutte le stregonerie possibili esattamente come accadde nell’America degli anni cinquanta durante il cosiddetto Maccartismo quando il male peggiore era quello di essere “comunista”. Il termine dunque di “caccia alle streghe” sarebbe in forte contraddizione con le pesanti accuse che il sindacato lancia nei confronti di Rosario Cavallo. Ma vediamo di cosa tratta il comunicato: Le Acli ragusane sono vere e proprie aziende a conduzione familiare riportando la stessa identica gestione anche all’interno dell’En.A.I.P. (l’Ente di formazione professionale che fa riferimento alla stessa associazione cattolica).” Il presidente Cavallo durante il convegno sul Welfare tenutosi qualche settimana fa ha accusato Crocetta di voler fare “una caccia alle streghe” chiedendo ai dipendenti degli enti di formazione un’ autodichiarazione per rendere nota l’eventuale parentela con deputati regionali e politici vari. Forse ha qualcosa da nascondere? Il Presidente delle Acli ragusane ha, inoltre, sottolineato come il Governatore parli “della formazione professionale siciliana, senza tener conto che oggi ci sono migliaia di famiglie che non prendono lo stipendio da 10 mesi. Le accuse di Cavallo hanno anche riguardato il Presidente Nazionale della sua stessa Acli, Andrea Olivero, per aver dichiarato la sua ascesa in campo a fianco di Montezemolo senza prima dimettersi dalla sua carica.” “Ma il buon Rosario Cavallo citando la “casta”, si sta “auto-accusando”. Dovrebbe tenere presente – continua Valentina Spata – che anche lui appartiene alla “casta” di coloro che ricoprono tantissimi incarichi, peraltro incompatibili: Presidente Provinciale delle Acli di Ragusa; Vice Presidente Regionale delle Acli; Direttore centro En.A.I.P. Ragusa; Vice Presidente Provinciale dell’En. A.I.P. di Ragusa. Tanti gli imbrogli e le irregolarità che avvengono all’En.A.I.P. di Ragusa, di cui il Sig. Cavallo è Vice Presidente provinciale e Direttore di centro. Mogli di direttore passati ad hoc dagli interventi ai servizi formativi per garantirsi almeno uno stipendio al mese. Mogli che prestano la propria attività lavorativa in un settore diverso per il quale sono stipendiati; parenti e amici che, proprio per la vicinanza alla dirigenza non possono rifiutarsi dal recarsi al lavoro anche in presenza di cassa integrazione; assunzioni fatte in base a criteri personali e fuori da ogni norma di legge (assunzioni fatte dopo il 30 dicembre del 2008); personale che deve ricevere stipendio per il lavoro svolto all’Ente nel 2004; allievi che devono ricevere il loro compenso per i corsi frequentati; denunce e cause vinte dai dipendenti nei confronti dell’Ente. Ma la cosa che fa più rabbia è che tutti i dipendenti dell’En.A.I.P. soffrono per colpe non proprie continuando a lavorare senza ricevere nessun compenso economico e nessuna gratificazione personale. E come è possibile che l’Ente trovi i soldi per pagare i fornitori, le cause perse contro i dipendenti e tanto altro ancora, ma non ci sono i soldi per pagare i dipendenti quando risulta che la Regione Siciliana ha erogato l’intero finanziamento per l’anno 2011 all’En.A.I.P. di Ragusa.” “Cavallo, al convegno sul welfare, parla anche di politica e di etica, cercando di fare la morale agli altri senza guardare se stesso. Si scandalizza del fatto che il Presidente Nazionale delle Acli non si sia dimesso per candidarsi alle politiche e poi lui stesso ha utilizzato le Acli per la campagna elettorale dell’On. Aiello. Inoltre, nel parlare di “casta” ha già dimenticato che è stato, pochi mesi fa, consulente dell’Assessore all’agricoltura della Regione Sicilia.“ “Vogliamo parlare dei componenti del Consiglio Provinciale delle Acli? La moglie, il suocero, la cugina (che per restare in famiglia potrebbe essere il futuro presidente delle Acli Ragusa), il compare e altri amici che per la maggior parte, eccetto qualcuno, provengono tutti da Vittoria e Chiaramonte. In particolare possiamo accertare che ci sono ex dipendenti della Fiera Emaia di cui il Sig. Cavallo era Presidente quando l’On. Francesco Aiello era sindaco di Vittoria.” “L’Enaip di Ragusa, anzicchè, essere un Ente, dove l’amore per il prossimo e la solidarietà sono punti fondamentali, invece, a causa dell’attuale presidenza favorisce la perdita di dignità dei suoi dipendenti e ancor peggio discrimina persone svantaggiate quali i disabili. Difatti, le famiglie dei ragazzi disabili di Vittoria che frequentavano i corsi ad hoc all’En.a.i.p di Ragusa, sono andate dal Sindaco Nicosia per chiedere aiuto in merito alla sospensione del servizio trasporto, garantito prima dall’ente, che permetteva i loro figli di raggiungere e frequentare i corsi di formazione in questione. Non riesco a spiegarmi per quale motivo Cavallo, che rappresenta i principi cristiani delle Acli, abbia sospeso un servizio così importante, che garantiva la partecipazione di tanti ragazzi disabili ai corsi specifici. Non era mai successo che i corsi dei disabili venissero gestiti così in malo modo e che addirittura venisse privata la partecipazione ad alcuni di loro. Questo è un fatto davvero grave e vergognoso che meriterebbe maggiore attenzione! Un fallimento totale di questa dirigenza che sta portando al baratro il lavoro svolto da tante persone in tutti gli anni di gestione dell’ente e delle Acli portando alla diminuzione di più del 50% dei corsi (da 45 a 15 in tutta la provincia).” Sono tanti i lati oscuri di questo ente – conclude Valentina Spata – ma faremo qualsiasi cosa per fare luce e denunciare tutte le irregolarità che stanno gravando sulla pelle dei dipendenti. La caccia alle streghe è già iniziata, ne abbiamo trovata una: “Rosario Cavallo”. Dunque se tutto questo ha dei riscontri non si tratta di caccia alle streghe ma di precise circostanze che fanno riferimenyo soprattutto al comportamento di ben individuati personaggi. Da parte nostra possiamo dire che molte delle affermazioni della Spata sono vere, per esempio quando si parla dei parenti o della mancanza dello stipendio da parecchi mesi ma spesso ci sono delle reali giustificazioni. Insomma vedremo come risponde Cavallo non dimenticando, però, che siamo contrari ad ogni forma di crocifissione in nome di un’etica sbandierata e non rispettata.

di Redazione05 Gen 2013 09:01
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