Primarie PD : chi vince va alla Camera o al Senato. Nulla di nuovo dagli altri fronti.
Il PD avanza compatto verso la conquista delle posizioni di governo nella prossima tornata elettorale. E lo fa puntando sulla trasparenza e la democrazia. La foto ritrae il segretario provinciale del partito, on Zago, insieme al vice Massari e al segretario cittadino Calabrese, sabato sera, nella sede di Via Natalelli, mentre discutono sulle modalità da utilizzare nella raccolta delle candidature alle prossime primarie. Il 30 dicembre infatti gli iscritti al partito, da almeno un anno e in regola con il pagamento delle quote annuali, dovranno stabilire chi dei 12 candidati accettati dalla segreteria verrà inserito in posizione utile, alla camera o al senato, nella lista del PD per le elezioni dl 24 e 25 febbraio. Grazie al regolamento studiato dalla segreteria nazionale del partito e alle previsioni di voto, ogni provincia, o quasi, avrà una sua rappresentanza al parlamento. Dunque vincere le primarie equivale ad una consacrazione ufficiale da parte della base per diventare onorevole. Ma è vero che l’ipotesi appena descritta riesce a trovare molti interessati e così, come abbiamo detto in precedenza, ci sono ben 12 candidati, 2 in più delle previsioni. Ma c’è spazio per tutti, ha detto Zago, in una intervista rilasciata ieri sera a Teleiblea e che andrà nuovamente in onda alle 14 di oggi. Interviste pure per Calabrese e Massari. Tutti e due si sono candidati e aspirano ad un risultato positivo. C’è anche il sen Battaglia e non solo. Tra i candidati molti altri nomi di prestigio come DiFalco di Vittoria, il sindaco di Modica Buscema, Roccuzzo di Ispica e Bellassai di Comiso. Interessante anche l’elenco delle candidate donne tra le quali spiccano i nomi delle ex consigliere provinciali Padua e Barone. Dunque il prossimo 30 dicembre, in una sola giornata, gli iscritti al PD della provincia di Ragusa, insieme a tutti coloro che avevano votato per le primarie di novembre, sceglieranno chi sarà certamente deputato alla camera o senatore. Un bel risultato se si considera che, a causa del consolidamento del cosiddetto Porcellum, gli elettori, da tempo, erano stati espropriati della loro legittima aspettativa di poter votare le persone che volevano loro. Fin qui la cronaca della giornata di ieri. Ora un po di considerazioni della redazione. Le primarie di giorno 30 dovrebbero avere anche un riscontro per altri tipi di elezioni. E sicuro che in primavera si voterà per il sindaco di Ragusa e forse per la Provincia. Se ad esempio, ma facciamo solo un’ipotesi senza appoggiare nessuno, uno dei tre esponenti del PD ragusano, Massari, Battaglia e Calabrese, venisse eletto si ristringerebbe il campo per le altre competizioni elettorali perchè, a quanto sembra, nel partito le diverse anime non sono ancora riuscite a trovare la quadra. Auspicabile invece un accordo che non lasci sul campo morti e feriti. Vedremo come va a finire. Nulla di nuovo invece sull’altro fronte dove non solo non si parla di primarie ma neanche si sa che partito ci sarà. Aspettiamo per vedere come i coordinatori del PDL e degli altri del centrodestra si muoveranno. Intanto sembrano andr forte i nostalgici della Vecchia Alleanza nazionale. Ieri sera a Vittoria un incontro per parlare dei 60 anni del giornale “Il secolo d’Italia” ma anche un’occasione per compattarsi intorno ad una candidatura di rilievo. Le prove sono state fatte durante le regionali che hanno portato al successo Giorgio Assenza che è riuscito a rcompattare i vecchi amici di partito.