La forza di un popolo e Cappuzzello

Una sala stracolma di gente ha fatto da cornice, stamani, alla convention elettorale del candidato all’Ars del Partito dei Siciliani Giovanni Cappuzzello che si è tenuta a villa Di Pasquale a Ragusa. Con lo slogan “La forza di un popolo”, Cappuzzello è stato accolto, nel suo intervento finale, da una autentica standing ovation e da un lunghissimo applauso che ha dimostrato tutto l’affetto e la stima che il giovane candidato all’Assemblea regionale siciliana suscita nei propri simpatizzanti.
A sostegno di Giovanni Cappuzzello, anche lo stesso coordinatore provinciale del Partito dei siciliani, Paolo Roccuzzo, che è stato il primo a salire sul palco per dare il proprio saluto “a un candidato giovane, che ha una faccia nuova, in un momento nel quale c’è grande bisogno di rinnovamento”. A seguire si sono alternati gli interventi degli assessori di Santa Croce Camerina e Chiaramonte Gulfi Rosario Pluchino e Salvatore Vargetto, dei consiglieri comunali di Ragusa, Scicli e Acate Giuseppe Arestia, Rocco Verdirame e Gianfranco Fidone, dell’avvocato Tuccio Di Stallo e dell’avvocato Giovanni Mavilla.
Particolarmente emozionante l’intervento di Michele Arezzo, figlio di Mimì, che è stato salutato dalla platea con un toccante applauso. Arezzo ha parlato soprattutto di “passione della politica: una passione che non manca di certo a Giovanni”. Quindi è stata la volta del “padrone di casa”. “E’ stato un mese ricco di emozioni e di confronti – ha detto -. Raccolgo il sostegno delle persone e questo mi dà forza. Non è la candidatura di Giovanni Cappuzzello, ma è la candidatura di tutti voi. Ognuno è parte di un contesto nel quale proverò assieme al vostro sostegno a risollevare le sorti della provincia grazie alla voglia di giustizia e riscatto”. Nel maxi schermo, durante l’intervento, passavano le slide con i punti del programma: applicare integralmente lo statuto della Regione; ridurre il prezzo dei carburanti in Sicilia in quanto terra di produzione e raffinazione; fare pagare in Sicilia le tasse alle imprese che operano nella regione e che hanno altrove la propria sede legale; dare incentivi fiscali alle imprese che investono e assumono in Sicilia; costruire infrastrutture (aeroporto e Ragusa-Catania su tutte); investire sul patrimonio ambientale e monumentale della Sicilia; lanciare il piano straordinario per il lavoro ai giovani siciliani. “C’è bisogno di un cambio generazionale anche all’interno del nostro stesso partito. E noi – ha concluso – ce la faremo con le nostre forze e non daremo conto a nessuno”.