Dipietro a Ragusa
Ha colto tutti di sorpresa arrivando in anticipo su tutti. Si è fatto trovare alle 9,20 dietro il banco allestito per la raccolta delle firme per i quattro quesiti referendari promossi dal suo partito, intento a scrivere le generalità delle persone che volevano mettere la firma “l’ho imparato dai miei genitori a da mia sorella Concetta ad alzarmi presto la mattina”. Antonio Di Pietro ha iniziato così, partendo dalla città capoluogo, il suo tour nella provincia di Ragusa a sostegno dei candidati del suo partito. Folta la platea dei simpatizzanti che ha riempito l’auditorium della Scuola Regionale dello sport di Ragusa ed è rimasta in piedi. Insieme a Di Pietro il senatore Fabio Giambrone e il coordinatore provinciale di Italia dei Valori Giovanni Iacono. Seduti in prima fila tutti i candidati di Italia dei Valori di Ragusa per la corsa all’Ars: Pino Asta, Marco Piccitto, Melina Carrubba e Chiara Zago che sono stati ringraziati dal coordinatore Giovanni Iacono, anch’egli candidato come capolista, all’inizio del suo intervento “Hanno voluto metterci la faccia in una campagna elettorale difficilissima rivolta ad una base di elettori mai così sfiduciata e smarrita e siamo certi non smemorata – ha detto Iacono. Molti dei problemi attuali non sono dovuti alla crisi internazionale ma alla cattiva politica degli ultimi anni. Una mala politica che Italia dei Valori ha sempre combattuto e contrastato, a Roma Palermo e Ragusa. “ Iacono, ha iniziato elencando storie di vita drammatica che vivono tantissime famiglie a causa delle condizioni di lavoro e poi ha stigmatizzato il governo nazionale e i governi regionali.” I siciliani devono sapere che il governo Lombardo ha nominato 800 consulenti esterni costando alla regione circa 8 milioni di euro; che lo stesso governo è riuscito nell’impresa di spendere solo l'8% dei 17 miliardi di fondi europei destinati alla Sicilia per le infrastrutture, sviluppo e occupazione. Ai tempi di Cuffaro il ciclo di radioterapia costava alla Regione 10 volte tanto l’importo del prontuario. “. Iacono si è poi commosso quando, parlando degli sprechi alla provincia regionale di Ragusa, ha voluto citare il “caso dei ragazzi del Copai che hanno subito una vera e propria truffa, aderendo a bandi pubblici e partecipando a corsi per anni senza essere stati mai pagati, senza ottenere alcuna attestazione né tantomeno l’inserimento lavorativo, i sordomuti che hanno visto tagliato il servizio ponte, gli studenti disabili che si sono visti tagliare l’assistenza e il sostegno.”. Idv non è mai stata in nessuno dei governi regionali o locali responsabili di questa ‘macelleria sociale’ altro che ‘tutti uguali’”. Non sono mancati i riferimenti al caso Maruccio, “le mele marce possono spuntare ovunque, la differenza tra noi e gli altri partiti è nel come vengono trattate le ‘mele marce’. Noi abbiamo dato tre ore di tempo per dimettersi ad un nostro consigliere che ha avuto un avviso di garanzia e lui lo ha fatto in 20 minuti. Noi non abbiamo atteso nessun giudizio ed abbiamo subito reciso. Vada ad affrontare i giudici e lasci immediatamente la politica. Se tutti gli altri partiti avessero fatto come noi oggi avremmo 121 parlamentari in meno.”. Poi il richiamo alle battaglie referendarie promosse da Idv “siamo noi i veri promotori della democrazia dal basso, lo abbiamo fatto dicendo no al nucleare, all’ acqua privata, alla norma sul legittimo impedimento e lo faremo ancora nei prossimi giorni con i referendum contro la riforma dell’art 18 e contro i privilegi dei parlamentari. Abbiamo fatto noi le proposte di legge contro la casta. Siamo anche portatori di progettualità, siamo firmatari di un progetto che per la prima volta vuole uno sviluppo dove si trae profitto dal benessere e non contro il benessere.”. Dopo l’intervento, più volte interrotto da applausi, di Iacono la parola è passata ad Antonio Di Pietro che ha intrattenuto molto affabilmente e con tono estremamente familiare la sala gremita della scuola dello sport, lasciando di lui un segno di grande simpatia. Di Pietro si è soffermato sull’importanza del voto a Italia dei Valori e del superamento della fatidica soglia del 5%. “Se dovesse mancare la nostra presenza all’Ars si metteranno d’accordo all’indomani delle elezioni. Nessuno di loro potrà governare senza l’aiuto di partiti esterni alla coalizione. Del resto sono tutti partiti portati all’inciucio, pensate che il candidato del Pd lo ha scelto l’Udc. Hanno paura di noi, la proposta di riforma della legge elettorale è mirata ad escludere Italia dei Valori”. E ancora, " La differenza tra noi e i grillini? Ho moltissimo rispetto di Grillo e della protesta e sono contento che ci sia. Noi le stesse cose le diciamo da anni ma andiamo oltre la protesta e proponiamo una alternativa di governo." Si è soffermato anche sulla candidatura di Giovanna Marano. " E' la vera proposta di pari opportunità . Avevamo puntato su Fava che poi ha dovuto lasciare ma, se vogliamo, questo si è rivelato un valore aggiunto perché Giovanna Marano è brava, onesta e competente come e più di Fava". Non mancano le battute, "La differenza tra Lombardo e Cuffaro? Solo una sentenza definitiva di condanna. E ancora “ molte persone che incontro nei palazzi del potere li ho incontrati anni prima a San Vittore." Sul caso Maruccio “ a differenza degli altri noi quando sbagliamo sappiamo ravvederci senza aspettare che la giustizia faccia il suo corso. Cosa posso fare di più per combattere l’ingresso di mele marce? Faremo come si fa per i matrimoni, dalle prossime elezioni pubblicheremo in rete i nomi di chi vorrà candidarsi in modo da consentire ai cittadini di segnalare eventuali anomalie o situazioni che sfuggono ai certificati di casellario giudiziario, di carichi pendenti, di indagini in corso che già chiediamo da anni. A differenza di tutti gli altri partiti.” Di Pietro ha poi proseguito la sua giornata ragusana recandosi a Modica e Pozzallo.
di Redazione21 Ott 2012 16:10
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