Le finanze dell’Ente, Lab 2.0: “Rendiconto 2014 con troppi dubbi e pressione fiscale da Comune dissestato”
“Il 30 luglio 2015 al Comune di Ragusa sarà ricordato come il giorno della vergogna a cinque stelle, quando, mortificando ancora una volta il ruolo del Consiglio Comunale, l’amministrazione grillina si è fatta approvare dalla propria maggioranza un rendiconto finanziario sul quale erano state avanzate tante perplessità da imporre un esame più approfondito. Ancora più preoccupante è che la maggioranza ha proceduto all’approvazione solo per obbedire alle volontà e agli interessi elettorali del M5S regionale”. Così ha esordito questa mattina in conferenza stampa il portavoce del Laboratorio politico 2.0, Sonia Migliore, alla presenza del presidente del movimento Claudio Castilletti e del Consigliere comunale Manuela Nicita, i componenti Pippo Cappello, Giuseppe Arestia, Gianni Cappuzzello, Alfonso Munda, Alba Orefice, Giuseppe Aquila, Graziella Musco e Alberto Distefano, portavoce dei giovani, per commentare l’attività d’aula consiliare degli ultimi giorni esibendo, carte alla mano, la documentazione puntuale delle criticità del Bilancio consuntivo.
“Abbiamo apprezzato – ha detto Migliore – il comportamento del presidente della Commissione Risorse, il Consigliere Agosta, che ripetutamente e in diverse sedi, anche sulla stampa, ha espresso il proprio malcontento in merito alla oggettiva difficoltà di poter prendere in esame tutte le questioni di cui il Consiglio è stato investito in un arco di tempo così ridotto, ma alla sua richiesta di rinviare il punto in trattazione la maggioranza ha bocciato la proposta. E’ successo che, nel frattempo, da quel che abbiamo saputo, un autorevole esponente regionale del M5S, con una telefonata, ha fatto sapere ai pentastellati ragusani che era di fondamentale importanza appianare ogni contrasto interno perché la nostra città deve essere portata ad esempio nel corso della elezioni regionali della prossima primavera. La poltrona dell’ass. Stefano Martorana per adesso è salva, anche se siamo convinti che certi malesseri torneranno a farsi sentire. Intanto la città deve sapere che a Ragusa comanda Palermo. Che a Ragusa si nasconde la polvere sotto il tappeto, purché si possa dire, un giorno, che qui va tutto bene. Non è così, lo sappiamo noi e lo sanno pure loro”.
“Da parte mia – ha detto il presidente Claudio Castilletti – è doveroso innanzitutto esprimere la totale solidarietà al dr. Alberto De Depetro, componente del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Ragusa, accusato dall’assessore Salvatore Martorana di aver espresso pareri di natura tecnica contrari alle volontà dell’Amministrazione comunale per fini politici. Il Collegio dei Revisori è un organo del Consiglio Comunale e i suoi membri sono a disposizione dei consiglieri per chiarire eventuali dubbi sui conti dell’Ente. Si tratta di professionisti e per tali vanno trattati, non c’entra la politica. Da parte del Collegio, in ogni caso, sono stati sollevati nove diversi rilievi sul Rendiconto 2014 e questi, da soli, sarebbero stati sufficienti perché i consiglieri, rispondendo al senso del dovere di cui dovrebbero dovrebbero essere investiti, si sentissero in obbligo di approfondire la questione. Per quanto concerne poi lo sforamento del Patto di Stabilità – aggiunge Castilletti – il dr. De Petro aveva segnalato che il Comune di Ragusa rischiava di sforarlo perché il margine era solo di 160mila euro, troppo basso per essere completamente al riparo del rischio. Nessuno si è preoccupato di andare a controllare questi numeri. Dall’analisi del bilancio e delle criticità avanzate da De Petro emergono messe di crediti che sono stati trasposti dalle previsioni senza possedere i requisiti minimali di legge per la loro permanenza in bilancio, specie per IMU e violazioni del codice della strada. Nessuno dell’Amministrazione, neanche dietro specifica richiesta fatta agli uffici, ha esibito documenti validi che dessero ragione alle tesi sposate dai due revisori Rosa e Mazzola, che si sono limitati a stime e dati storici al buio, anziché verificare quanto denunciato dal dr. De Petro. Il rendiconto è una fotografia di quanto accaduto in un anno di gestione, non un libro delle favole di quello che sarebbe potuto essere. Non si può liquidare un anno di dati ed atti amministrativi in un paio d’ore in una calda notte di piena estate senza approfondire le criticità gravi emerse che ora saranno trasmesse alla Procura della Corte dei Conti”.
“Un riflessione a parte la riserviamo all’approvazione della Tasi – ha aggiunto Sonia Migliore – perché ai cittadini ragusani saranno chiesti circa 8milioni di euro di tasse, con l’aliquota più elevata, per pagare i servizi indivisibili. Solo che l’Amministrazione ancora non ha idea di quali siano questi ‘servizi’ che i ragusani dovrebbero pagare e non si sa con che percentuali incideranno sul bilancio di previsione. Però, intanto, si decide di imporre quella stessa tassa che, l’anno precedente, l’Amministrazione si è vantata di non aver applicato. Se uniamo questo dato alle dichiarazioni dell’assessore Stefano Martorana che sostiene che la scelta è necessaria per ‘coprire i buchi del bilancio’, dobbiamo dedurre che nonostante i tempi di magra dai trasferimenti regionali, la spesa corrente continua a salire, con ogni probabilità per colpa di una pessima gestione delle risorse dell’Ente che vengono scialacquate anche con gli spettacoli di piazza. Nel totale, in due anni ai ragusani sono state imposte tasse per un totale di quasi 21milioni di euro, raggiungendo una pressione fiscale da comune dissestato. Inoltre emerge da questo disastroso rendiconto un disavanzo economico di oltre 5milione di euro in netto peggioramento rispetto a quello del 2013. Tutto questo è uno scandalo”.
“A qualcuno forse piace giocare a fare gli amministratori, costringendo la città a seguire i propri capricci per poi mettere le mani nelle tasche dei ragusani. Siamo convinti che sia giunto il momento che Piccitto licenzi l’assessore Martorana accogliendo in giunta il presidente Giovanni Iacono che, a parer nostro, potrebbe rappresentare un sostegno valido per un’Amministrazione che naviga a vista. E’ il tempo di smetterla di giocare – conclude Migliore – vorremmo amministratori più capaci, visto che avere a che fare con la cosa pubblica non è affatto un gioco”.